Minuscoli sensori, sviluppati dall'Ente nazionale di ricerca Csiro negli ultimi due anni, sono stati attaccati a mo' di zainetto sul dorso di 10 mila api sane in diversi paesi, per aiutare a capire perché tanti di questi preziosi insetti continuino a morire. I microchip mandano informazioni a ricevitori grandi quanto mezza carta di credito, inseriti strategicamente negli alveari. I sensori pesano appena 5,4 milligrammi, circa un terzo della capacità di carico delle api, contengono una batteria che genera energia dalle vibrazioni, e registrano tempi e distanze di volo fuori dell'alveare.
Registrano inoltre l'esposizione a pesticidi, l'inquinamento atmosferico e delle acque, le condizioni del tempo e anche la dieta dell'insetto.
"Nessun scienziato che operi da solo potrebbe risolvere il mistero... I risultati di questa ricerca saranno condivisi dalla comunità scientifica globale", ha affermato sul sul sito del Csiro Paulo de Souza, responsabile della Global Initiative for Honey Bee Health, cui hanno finora aderito scienziati da Brasile, Messico, Nuova Zelanda e Gran Bretagna.
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