L'innovazione tecnologica al servizio della sicurezza alimentare sarà al centro del World Food Research and Innovation Forum organizzato dalla Regione Emilia Romagna con cadenza biennale in collaborazione con Aster, consorzio regionale per l'innovazione e la ricerche. In attesa dell'appuntamento fissato per il 9-10 maggio 2016 nell'ambito del Cibus di Parma, la Regione E-R e Aster hanno presentato ad Expo una serie di progetti innovativi che puntano a rendere più sicuri i cibi su larga scala e allungarne la vita allo scaffale, creare varietà colturali più resistenti alle malattie, controllare in tempo e in maniera meno invasiva possibile la qualità degli alimenti, riutilizzare gli scarti dell'industria agroalimentare e puntare a un'agricoltura di precisione e più sostenibile riducendo l'utilizzo delle risorse idriche e dei fertilizzanti.
Tra le proposte, un alginato estratto dalle alghe che in soluzione acquosa viene spruzzato su carni e altri cibi deperibili per allungarne la vita allo scaffale e renderli sicuri dal punto di vista microbiologico. C'è poi lo strumento (DA Meter), sperimentato dal dipartimento colture arboree dell'Università di Bologna che si appoggia semplicemente al frutto e permette di determinare il periodo più opportuno per cominciare la raccolta o per fare arrivare dalle celle frigorifere al supermercato la frutta quando è pronta per il consumo. Nell'ambito degli scarti animali, inoltre, un progetto, concertato tra Ue e Russia e coordinato dal dipartimento di chimica organica e industriale dell'Università di Parma, ha consentito di ottenere dalle piume e dagli scarti avicoli proteine per mangimi animali o per il consumo umano.
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