"Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell'attività produttiva del marron glacé - affermano Flai Cgil, Fai Cisl e Comune - con un piano industriale serio, che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica; non accettiamo, infatti, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli 4 mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione".
Il piano presentato da Italcanditi, che ha annunciato lo stop alla produzione di marron glacé - prodotto che ha fatto conoscere per la suq qualità - un mese fa, prevede la riconversione della fabbrica con tre nuove linee di produzione: ma per poter garantire i medesimi livelli occupazionali delle lavoratrici stagionali e di approvvigionamento di marroni di Marradi "le lavorazioni dovranno partire entro l'inizio di marzo - ha affermato l'azienda -, e quindi l'approvazione del piano industriale non può subire ulteriori dilazioni temporali che ne causerebbero il suo annullamento".
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