Ottiene il riconoscimento di
presidio Slow Food l'uva di Tivoli (Roma), conosciuta come
Pizzutello e diventata una vera e propria istituzione per il
territorio tiburtino essendo salita anche all'onore della
cronaca per essere stata offerta in dono a due diversi
pontefici, Leone XIII e Pio X, nel corso degli ultimi tre
secoli. Nota tra i più anziani della zona anche come "uva corna"
per la sua forma inconfondibile dei suoi acini, allungati e
leggermente ricurvi, il Pizzutello è "un' uva da tavola dalla
buccia sottilissima e croccante di colore verde pallido e dalla
polpa dolce e succosa". L'"uva corna" è prodotta negli orti e
non nelle vigne con un sistema di impianto non a filari, ma a
pergole, sulle quali - spiega una nota - si aggrappano le viti e
sotto le quali, talvolta, vengono seminate lattuga, fave e
piselli. Attualmente fanno parte del presidio Slow Food sei
produttori per un totale di circa 25 quintali annui di uva.
L'uva da tavola è celebrata ogni anno con "Il Settembre
Tiburtino" e la Sagra del Pizzutello e che quest'anno è in
calendario il 12 e 13 di settembre.
"Il Presidio Slow Food dell'uva Pizzutello di Tivoli -
spiega Gabriella Cinelli, referente della Condotta Slow Food
Tivoli e Valle dell'Aniene e cuoca dell'Alleanza Slow Food - non
celebra soltanto il prodotto di una terra fertile, ma intende
anche tutelare il paesaggio agrario e fungere da ulteriore
vetrina per un'area dalla già notevole vocazione turistica". "Il
riconoscimento- aggiunge- è punto di partenza per continuare a
valorizzare l'enorme potenziale che abbiamo nel territorio
Tiburtino e nella Valle dell'Aniene, consapevoli che ogni
alimento è anche un bene culturale oltre che gastronomico".
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