La famiglia Tommasi ha scelto il
Mudec, ovvero il Museo delle Culture di Milano, e l'annata 2009
del De Buris Amarone della Valpolicella Classico doc Riserva per
celebrare un importante progetto culturale, con l'obiettivo di
esaltare il territorio e aprendo a nuove contaminazioni.
Un progetto affidato a quattro illustratori italiani, Giacomo
Bagnara, Andrea Mongia, Antonio Sortino e Alice Piaggio, con il
compito di rappresentare il Tempo, il Luogo e il Patrimonio con
il linguaggio universale dell'illustrazione: da qui De Buris
Illustre. Concetto focale è il tempo, il vero lusso di oggi: a
ciascun illustratore è stata affidata una Stagione con il
compito di interpretarla, nei momenti di consumo del vino e nei
luoghi che compongono De Buris, come la Villa e il vigneto La
Groletta, e negli aspetti tecnici legati alla produzione del
vino stesso, il tutto in continuità con la poetica dell'artista.
"Con De Buris abbiamo voluto raccontare il passaggio
generazionale, ma ancor più vogliamo celebrare il territorio, a
cui apparteniamo e che ci ha visti crescere, non solo con un
grande Amarone ma anche con un progetto di comunicazione per noi
innovativo che si rivolge ad un pubblico ampio e che richiede
contenuti e valori profondi" spiega l'enologo Giancarlo Tommasi.
De Buris vuole essere anche sostenibilità: rigore produttivo,
gestione sapiente degli elementi naturali, applicazione di
tecnologie a basso impatto lungo l'intera filiera, attenzione
alle persone, una filosofia abbracciata ormai da anni come
naturale espressione dei valori che hanno guidato quattro
generazioni di viticoltori.
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