'Ebrei nel Novecento italiano' è
la nuova mostra che il Meis, Museo nazionale dell'Ebraismo
italiano e della Shoah, ospita a Ferrara dal 29 marzo al 6
ottobre. I curatori Mario Toscano e Vittorio Bo propongono
un'esposizione che, in sette sezioni, offre una panoramica
dettagliata del Novecento attraverso la storia, l'arte e la vita
quotidiana degli ebrei italiani.
Il progetto illustra il complesso percorso prima di
acquisizione della cittadinanza, poi di perdita e infine di
riacquisizione dei diritti, da parte di una minoranza che si è
riconosciuta e integrata nella società italiana. Si inizia a
fine Ottocento dopo lo smantellamento dei ghetti e si conclude
all'alba del nuovo millennio, raccogliendo gli interrogativi
dell'ebraismo contemporaneo. Non manca una riflessione sulla
Shoah: lo strappo drammatico delle Leggi Razziali del 1938, la
persecuzione e la deportazione. La mostra è arricchita da opere
d'arte contemporanea, fotografie provenienti da archivi pubblici
e privati, documenti storici e oggetti di famiglia.
Tante le storie raccolte che faranno scoprire e riscoprire
figure dell'Italia ebraica: dall'arte di Olga e Corinna
Modigliani alle tele di Corrado Cagli, fino ad Antonietta
Raphaël Mafai, Rudolf Levy ed Emanuele Luzzati. Il pubblico
potrà immergersi anche nei contenuti raccolti nel tavolo
multimediale cui è stato affidato il compito di rendere
accessibili approfondimenti, materiali originali e prime
edizioni, che contribuiscono a completare il mosaico della
storia culturale del XX secolo. Il 3 aprile, inoltre, il Meis
ospiterà un open day per gli insegnanti delle scuole di ogni
ordine e grado: verrà presentata la nuova offerta didattica
dedicata agli studenti di tutte le età e si farà una visita
guidata alla scoperta dell'esposizione.
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