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Il Banksy triestino, lascio opere perché le prendano e valorizzino

Il Banksy triestino, lascio opere perché le prendano e valorizzino

Artista anonimo dissemina arte. Presto grande progetto in centro

TRIESTE, 01 ottobre 2023, 19:17

(di Micol Brusaferro)

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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TRIESTE - Dipinge su materiali riciclati, cartoni soprattutto, che si trasformano in tele colorate. E lascia le sue opere di notte o alle prime luci dell'alba, in forma anonima, in diverse zone di Trieste. L'artista misterioso che ormai "colpisce" dal 2020 è soprannominato il "Banksy triestino", ma il suo pseudonimo in realtà è "Ges Net". O almeno questo è il suo profilo su Facebook, dove svela puntualmente i quadri che lascia in tutta la città. Molti sono i follower che seguono i suoi lavori con interesse e curiosità.
    I dipinti più famosi sono omaggi a persone che non ci sono più, e che a Trieste hanno lasciato un segno nella memoria collettiva, come Giulio Regeni, Boris Pahor, Nadia Toffa.
    "Ho iniziato tre anni fa con la sagoma di una bambina, 'Marianna', che tuttora è ricorrente - racconta all'ANSA - spesso appoggiata vicino a posti dismessi, per attirare l'attenzione, sperando siano recuperati. Poi ci sono state le opere per Regeni, due lasciate di notte al liceo Petrarca dove aveva studiato. Opere che, ho riscontrato, sono molto gradite da tutti. E' proprio l'apprezzamento ricevuto che mi ha spinto a andare avanti". Così sono arrivare anche tante altre creazioni.
    Una dopo l'altra, come un pannello a ricordo dei due poliziotti uccisi in una sparatoria in Questura a Trieste nel 2019.
    L'artista è dipendente di un ente pubblico, motivo per cui preferisce non esporsi, "e anche perché non cerco la notorietà.
    Mi piace semplicemente che i miei quadri vengano visti e portati via. C'è chi li ha esposti in un ristorante, chi in ufficio, chi ancora a casa. Il mio obiettivo è proprio questo. Che la gente li prenda e li valorizzi". Finora non è mai stato sorpreso, nonostante alcuni pannelli siano stati fissati in zone molto trafficate. E' il caso di una lunga fila di pinguini lasciati sulle Rive cittadine, accanto all'Acquario.
    "Agisco quasi sempre di notte o al mattino prestissimo, cerco di sistemare tutto in modo molto rapido". Tra i suoi desideri c'è quello di trasmettere la passione per l'arte ai giovani ma anche di dare un contributo a manifestazioni e iniziative a favore della città. "Per questo sto lavorando a un bellissimo progetto - annuncia - che porterà presto a riempire una zona storica di Trieste con tantissimi animali. Un'occasione speciale per colorare e animare un luogo che, grazie a queste opere, si trasformerà in una grande opera d'arte originale".
   

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