"Il 25 aprile da sempre porta
con sé delle polemiche, quando finiranno le polemiche forse
l'Italia davvero sarà maturata e avrà fatto sì che il 25 aprile
sia davvero una festa di tutti, occorre in questo giorno
ribadire con grande chiarezza che la nostra è una Repubblica
fondata sull'antifascismo, nasce dalle ceneri di una guerra
tragica che è devastato l'Europa, in cui la Resistenza
partigiana ha fatto la sua parte e soprattutto ha riscattato il
Paese". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a
margine della seduta solenne del Consiglio regionale della
Liguria per il 79mo anniversario dalla Liberazione organizzata
nell'aula consiliare intitolata a Sandro Pertini risponde a una
domanda dei cronisti sul caso Scurati.
"Dall'altra parte occorrerebbe che tutte le culture del
nostro mondo politico, non solamente le forze politiche,
riconoscessero che la Liberazione è una festa di tutti, - invita
Toti - delle grandi democrazie a partire dagli Stati Uniti
d'America e dalla Gran Bretagna, che hanno difeso la bandiera
della libertà nei tempi più cupi dell'inizio della guerra e poi
delle forze partigiane che hanno visto rappresentare, dai
militari badogliani monarchici fino alle brigate Garibaldi del
Partito Comunista, tutto ciò è nella nostra Carta
costituzionale, non mi sembra così difficile ricordarlo, né così
complesso da farne patrimonio comune".
"Credo che sarebbe l'ora di smorzare le polemiche, - aggiunge
- evitare ogni genere di distinguo e chiudere l'epoca in cui
qualcuno ritiene il 25 aprile una festa più sua di altri e
celebrarla insieme come fa la Francia per la presa della
Bastiglia, l'America il 4 luglio, un elemento fondativo del
nostro Paese".
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