In occasione della Giornata
regionale in memoria delle vittime di mafia, che cade ogni anno
il 21 marzo, è stata presentata oggi in Consiglio regionale la
mostra 'Lenzuoliamo Milano'. Il titolo prende il nome dal
"lenzuolo bianco", divenuto simbolo della lotta alla mafia e
utilizzato dai cittadini palermitani dopo le drammatiche stragi
del 1992, quando la società civile del capoluogo siciliano ne
aveva promosso l'esposizione simbolica ai balconi come segno di
indignazione, dolore e protesta contro la mafia. Nel foyer al
piano terra di Palazzo Pirelli, grazie alla collaborazione e
disponibilità dell'Associazione Libera, sono state appese una
quarantina di lenzuola colorate, realizzate dagli studenti delle
scuole lombarde, ma anche da associazioni e cooperative, che
offrono occasione di riflessione e approfondimento per ricordare
le vittime innocenti di mafia. Le lenzuola resteranno esposte
fino al 21 marzo. Il Presidente della Giunta regionale, Attilio
Fontana, ha ricordato come le istituzioni "debbano sempre dare
segnali forti contro quella parte di società che non rispetta le
regole".
"Giornate come queste - ha detto il Presidente del Consiglio
regionale Alessandro Fermi - costituiscono un significativo
momento di riflessione per spingere ciascuno di noi ad
impegnarsi per una società migliore. La mostra non vuole essere
solo una mera testimonianza del passato, ma un punto di partenza
per continuare a costruire una memoria comune a beneficio delle
generazioni future, affinché siano coraggiose e si rendano
portatrici di verità e giustizia. È ai giovani che consegniamo
la memoria di quello che è stato, affidando l'impegno e il
compito di dare vita a una società più giusta e rispettosa delle
regole, dove le mafie non devono trovare spazio".
Monica Forte, presidente della Commissione speciale
Antimafia, ha sottolineato come "allestire e ospitare questa
mostra nella sede del Consiglio regionale testimonia ancora un
volta l'alleanza forte tra le istituzioni che unite vogliono e
cercano di combattere e contrastare le mafie. Le istituzioni
hanno il dovere di ricordare uomini, donne e bambini vittime
della mafia, ma hanno anche il compito di essere vicine a tutti
coloro che trovano la forza e il coraggio di denunciare la
violenza e i soprusi della mafia per affermare i valori, i
diritti e i principi della legalità".
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