Il Molise non è immune dal rischio infiltrazioni della malavita organizzata. Lo sostiene il consigliere regionale Michele Petraroia all'indomani della strage di San Marco in Lamis (Foggia). Il consigliere sottolinea che "in realtà l'area a rischio è più vasta della provincia di Foggia e tocca da vicino il Molise, sia nell'area costiera sia nel circondario di Campobasso". "È notizia di dieci giorni fa - spiega - che un boss di Foggia ha scelto di scontare i domiciliari a Campobasso, e tutti ricordano che l'auto con cui i mafiosi spararono sulle vetture della Polizia a San Severo (Foggia) era stata rubata a Termoli (Campobasso). Il Molise è facilmente raggiungibile - prosegue - può offrire occasioni di investimento per il riciclaggio o per spacciare droga, può servire per nascondersi o più banalmente come retrovia per organizzare parte delle azioni criminali. Occorre una forte cooperazione tra Magistratura, Forze dell'ordine, istituzioni e Direzioni distrettuali antimafia, che agevoli il coordinamento di iniziative unitarie di contrasto alla mafia foggiana, alzando lo sguardo sui rischi che corre la nostra regione e mobilitandosi - conclude - a sostegno delle attività di prevenzione e controllo del territorio condotte dalle Procure, Carabinieri, Finanza e Polizia".
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