La nuova legge in Piemonte che
regola la professione dei maestri di sci, approvata ieri dal
Consiglio regionale, "è una riforma scritta con i maestri.
Abbiamo raccolto le istanze del Collegio dei Maestri di Sci del
nord-ovest e le abbiamo tradotte in uno strumento legislativo al
passo con i tempi, che fornirà anche una maggiore preparazione
al termine del corso ai neo-maestri appena diplomati",
sottolinea il consigliere Paolo Bongioanni (FdI), primo
firmatario della proposta di legge.
Si rinnova la formazione dei maestri di sci nel rispetto
della legge quadro nazionale, la 81/1991 che resta immutata. "Da
oggi in Piemonte - spiega Bongioanni - gli allievi maestri di
sci, una volta superati gli esami relativi ai primi moduli dei
corsi tecnico-pratici e durante il periodo della formazione per
conseguire l'abilitazione professionale, saranno tenuti a
svolgere una vera e propria attività di insegnamento condotta
sotto la vigilanza dei direttori delle scuole di sci, per un
numero di ore che sarà determinato attraverso uno specifico
regolamento adottato dal Collegio regionale dei maestri di sci".
Il Collegio regionale dei maestri di sc in Piemonte conta
oltre 3.700 iscritti distribuiti in quasi 50 scuole sci. "Da
parte nostra - commenta il presidente regionale Pier Paolo
Ballarè - è molto sentita l'esigenza di potenziare il tirocinio
dei maestri neo-abilitati per aumentarne la professionalità
finale. La normativa precedente prevedeva un tirocinio
obbligatorio di 40 ore non retribuito. La nuova demanda al
Collegio regionale la quantificazione del monte ore di
tirocinio, diverso sci alpino, snowboard e fondo. A sostegno dei
maestri tirocinanti stiamo studiando la possibilità di istituire
borse di studio che contribuiscano ad abbattere i costi della
formazione a loro carico".
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