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Terzo settore, sì Consiglio regionale a legge proposta dal Pd

Terzo settore, sì Consiglio regionale a legge proposta dal Pd

Canalis: "Non è un tema di parte, ma una ricchezza trasversale"

TORINO, 12 marzo 2024, 14:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all'unanimità una legge per la promozione degli enti del terzo settore proposta dal Pd, prima firmataria Monica Canalis. Il via libera è frutto di un lungo lavoro di mediazione con la maggioranza, in particolare con gli assessori Chiara Caucino e Maurizio Marrone.
    "Il terzo settore - ha affermato Canalis - non è un tema di parte, ma una ricchezza trasversale, in una Regione che vanta un patrimonio storico e un numero particolarmente alto di organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative, società di mutuo soccorso, fondazioni ed enti filantropici. Il terzo settore piemontese ha prodotto esperienze straordinarie di innovazione sociale, come la formazione professionale, l'affido familiare, l'assistenza domiciliare per persone non autosufficienti con fondi sanitari.
    Con questa legge si auspica uno scatto in avanti nella direzione dell'amministrazione condivisa tra pubblica amministrazione e terzo Settore, intesi come alleati e partners e non come antagonisti. C'è molto da fare, se pubblica amministrazione e terzo settore lo faranno insieme, avranno più successo".
    "Normare questo ambito - ha agginto il consigliere dem Maurizio Marello, relatore del provvedimento - non è stato semplice. Se da un lato la normativa nazionale ha cercato di stanare i furbetti ansiosi di entrare in questo mondo pur non avendone i requisiti per approfittare delle agevolazioni di tipo fiscale, dall'altro talvolta si è forse eccessivamente appesantito il carico sulle spalle del settore. Con questa legge noi abbiamo monitorato la normativa piemontese, diversa da territorio a territorio, cercando poi di fare chiarezza e semplificare. L'obiettivo finale è dare il giusto riconoscimento al lavoro fatto da questi mondi e riconoscerlo sul piano regionale".
   

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