ASTI - Una grande cucina all'aperto dove trovare oltre 80 specialità della cucina contadina dell'Astigiano, dall'antipasto al dolce. E' lo street food monferrino da gustare al festival delle Sagre che si svolge ad Asti il 10 e 11 settembre. Per il 43esimo anno piazza del Palio diventa un villaggio gastronomico dove vengono preparati e distribuiti i piatti tradizionali delle campagne dell'Astigiano e del Monferrato.
A cucinarli i cuochi delle pro loco di 41 Comuni che lavorano tutto l'anno per il festival. Dalla pasta all'uovo fatta a mano, i 'tajarin' (tagliolini) serviti anche con il tartufo, agli agnolotti, alcuni ripieni di carne d'asino, come li propone la pro loco di Calliano. Tra le altre tipicità, la 'soma d'aj' (pane abbrustolito con aglio) di Grazzano Badoglio e le frittelle salate di Cessole. Piatti semplici, che i contadini consumavano prima di andare a lavorare nei campi oppure sulle tavole solo nei giorni di festa, come il gran fritto misto di carne o il 'baciuà', zampino di maiale lessato, sotto aceto, impanato e fritto.
Tra i fritti, il più singolare è quello di lumache di Isola d'Asti, mentre tra i piatti più tradizionali, oltre ad agnolotti, risotti, polenta e zuppe, ci sono la bagna cauda di Motta di Costigliole, la belecauda (farinata) di Nizza Monferrato, la carne cruda di Sessant, polenta fritta o con salsiccia e il 'sontuoso bollito misto' di Moncalvo.
Ogni piatto viene abbinato a vini da tavola doc, in prevalenza rossi, che hanno superato un'attenta selezione dall'Onav, l'Organizzazione nazionale degli assaggiatori di vino. Gusto e genuinità sono garantiti dall'Azienda speciale della Camera di Commercio di Asti, che organizza l'evento. Ogni buongustaio che si reca nel villaggio gastronomico, trova una piantina con tutte le casette delle pro loco e il loro menù. Tasca al collo con bicchiere, si può camminare per la piazza e lasciarsi guidare dai profumi delle cucine, alla ricerca del piatto da provare.
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