ASTI - Un museo animato con oltre 200 carri e più di tremila figuranti. Vecchi carri trainati da trattori d'epoca, animali da fattoria, uomini e donne che interpretano momenti di vita contadina, dei primi del Novecento, nelle campagne dell'Astigiano. E' la sfilata del festival delle Sagre di Asti, che percorre le vie del centro di Asti domenica 11 settembre.
Tra i personaggi, il parroco di paese insieme al sindaco, contadini, allevatori e la piccola borghesia di un tempo che risiedeva nei comuni agricoli, ognuno con una storia da raccontare e da mettere in scena, in una singolare narrazione itinerante che ripropone i momenti più significative della vita nelle campagne astigiane nel susseguirsi delle stagioni.
I mestieri di un tempo, alcuni scomparsi, rivivono per una mattina grazie alle pro loco di oltre 40 Comuni della provincia di Asti, ognuno con un tema diverso. Tra le novità di quest'anno, la pro loco di Villanova d'Asti racconta la tradizione dell'allevamento della 'gallina bionda e degli altri animali da cortile alla fiera di Santa Caterina'. Villafranca propone la festa della 'leva'. Vecchie usanze, feste di paese, attrezzi e strumenti da lavoro, mobili ed arredi d'ogni genere, trattori a testa calda e macchine agricole che hanno segnato la storia del Monferrato astigiano. Ci sono anche anziani che recitano la loro parte quando, prima dello spopolamento delle campagne tra gli anni Cinquanta e Sessanta, vivevano e lavoravano in campagna.
Il corteo viene giudicato da un'apposita commissione che valuta non solo la sfilata, ma anche il lavoro delle casette del villaggio gastronomico dove, il 10 e 11 settembre vengono cucinati e distribuiti oltre 80 tipi diversi di piatti tradizionali.
L'Azienda speciale della Camera di commercio di Asti, che organizza la manifestazione, assegna anche premi per la cucina, il rapporto prezzo-qualità-quantità, l'accuratezza nel servizio e la qualità del vino servito. Nel 2015 il super trofeo Giovanni Borello è andato alla pro loco di San Marzanotto. Il trofeo Salva Garipoli al Comune di Revignano e il trofeo Ermanno Briola a Portacomaro d'Asti.
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