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Il settore del vaping e la questione delle giacenze

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Il settore del vaping e la questione delle giacenze

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Responsabilità editoriale di Optimamente

02 aprile 2021, 17:00

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I nuovi provvedimenti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli imprimono un netto cambio di passo per il settore delle sigarette elettroniche segnando una differenza importante tra il passato, anche recente, e le prospettive future. A sottolinearlo è Arcangelo Bove, presidente di Unasweb, prestigiosa associazione di categoria. L’imprenditore campano si è esposto senza mezzi termini dopo che Marcello Minenna, direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha emanato direttoriali di notevole importanza.

Le sensazioni di Bove

Bove, che è conosciuto per aver fondato il celebre brand Svapoweb, che ormai è un prezioso punto di riferimento per il settore, ha parlato di una prospettiva nuova e soprattutto di un avvenire dalle tinte rosee di cui potrebbero beneficiare tutti gli operatori che sono lavorano nel campo delle sigarette elettroniche. Le parole di Bove, raccolte da Svapomagazine, mettono in evidenza come quello che è stato compiuto sia un passo in avanti di fondamentale importanza per tutto il business, soprattutto perché da adesso in avanti il settore dello svapo potrà godere di un pieno riconoscimento, e chi ci lavora si vedrà attribuita una dignità che fino ad ora era stata in un certo senso messa in dubbio o comunque non affermata con certezza.

La situazione del passato

Ma quali erano i problemi che fino al recente passato avevano tormentato gli imprenditori del mondo vaping? La maggior parte di essi fino a pochi giorni fa si trovava a vivere una situazione di forte e pericolosa incertezza, senza prospettive sicure sul domani. Un po’ come se si navigasse a vista, anche per la mancanza di consapevolezza di ciò che sarebbe potuto succedere nel settore sul medio e sul breve periodo. C’era, addirittura, chi aveva il timore che presto o tardi sarebbe persino venuta meno la possibilità di continuare a operare, perché era stata avanzata l’ipotesi che tutto sarebbe finito nella competenza dei farmacisti e delle tabaccherie. Ebbene, tutti questi spauracchi sono svaniti, e il settore delle sigarette elettroniche può beneficiare di un concreto riconoscimento.

Le indicazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sancito che in futuro tutte le attività siano tenute a esporre sia il numero di autorizzazione che il simbolo dei Monopoli e dello Stato sull’insegna del negozio. Un altro aspetto che ha destato sorpresa in positivo tra gli addetti ai lavori è la promessa che prima o poi verrà fornito un codice Ateco specifico per il mondo delle sigarette elettroniche. Anche dal punto di vista formale, quindi, gli imprenditori saranno dei soggetti riconosciuti e riconoscibili, con una forma giuridica ben precisa che spazza via le nubi e i dubbi del passato.

La crescita del mondo vaping

Come ha avuto modo di far notare Arcangelo Bove, gli imprenditori dello svapo pagano le tasse come tutti gli altri, e in più hanno ottenuto un ruolo di riferimento nel mercato, addirittura caratterizzato da una crescita costante. Con il riconoscimento che giunge dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le attività del settore possono vantare un ruolo vero e proprio, con tante prospettive per il futuro. Ecco, quindi, che le innovazioni previste sono guardate di buon occhio da tutti gli operatori: nel giro di breve tempo verranno presi in considerazione e assecondati tutti i tecnicismi correlati ai requisiti da rispettare e più in generale alla grafica. Per Bove, è giunta l’ora di accorgersi che il settore dello svapo ha compiuto un passo molto significativo verso il futuro.

La questione delle giacenze

C’è un’altra novità che riguarda gli imprenditori delle sigarette elettroniche, e ha a che fare con le modalità di gestione che devono essere seguite e messe in pratica per gli articoli in magazzino su cui non ci sono ancora le fascette anti-contrabbando a contrassegnarle. Ebbene, per questi prodotti è possibile l’immissione in consumo nei prossimi mesi ma fino al 31 agosto del 2021. Per quanto riguarda la vendita ai consumatori finali, invece, il limite ultimo da rispettare sarà quello del prossimo 31 dicembre. Ciò vale per tutti i prodotti da inalazione senza combustione che, in base alla definizione del nuovo provvedimento, sono formati da sostanze liquide in cui ci può essere nicotina oppure no, non conformi a quanto previsto dal decreto legislativo numero 504 del 1995 al comma 3-bis dell’articolo 62-quater per i contrassegni di legittimazione della circolazione, ordinati o fabbricati prima del 1° aprile di quest’anno.

Che cosa dovranno fare gli operatori

Secondo le indicazioni che sono state fornite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sarà compito degli operatori autorizzati rivolgersi all’Ufficio dei Monopoli competente per territorio e alla Direzione Tabacchi per comunicare le rimanenze che risultano dal registro di carico, scarico e rimanenze allo scorso 31 marzo. Al tempo stesso dovranno essere indicati gli ordinativi di fornitura che, secondo ciò che risulta dai documenti contabili, siano anteriori ad aprile.

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