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Come calcolare le settimane di gravidanza: metodi, regole e variabili

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Come calcolare le settimane di gravidanza: metodi, regole e variabili

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Responsabilità editoriale di Optimamente

03 novembre 2021, 17:15

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Eseguire in maniera corretta il calcolo delle settimane di gravidanza è una procedura utile per diversi scopi, il primo dei quali è senza dubbio quello di conoscere con una certa precisione la data in cui con molta probabilità si verificherà il parto. Ciò è vero a maggior ragione nel caso in cui quella a cui ci si sta accingendo sia la prima gravidanza per la donna. Se si hanno dei sintomi gravidanza, dunque, può essere utile fare riferimento allo strumento che viene messo a disposizione dal blog Essermamma.it, grazie a cui si ha l’opportunità di avere un controllo globale e attendibile sulla gravidanza che si sta affrontando.

Come si calcolano le settimane di gravidanza

Questo strumento è alla portata di tutti, è gratuito e soprattutto è facile da utilizzare. Tutto quel che si deve fare è indicare la data in cui è cominciato il ciclo mestruale più recente, per poi specificare la lunghezza media del proprio ciclo. A questo punto, si può verificare in quale giorno e in quale settimana della gravidanza ci si trova.

La regola di Naegele

La regola di Naegele è il punto di riferimento a cui ci si affida per intuire quella che potrebbe essere la data più probabile del parto. Essa si fonda su tre parametri differenti: il primo è che l’ovulazione si verifica due settimane dopo l’avvio del ciclo più recente; il secondo è che il ciclo mestruale standard abbia una durata pari a 4 settimane, cioè 28 giorni; il terzo è che la durata della gravidanza sia pari a 40 settimane, vale a dire 280 giorni, calcolati dal primo giorno del ciclo più recente. Appare chiaro, in sintesi, che si tratta di una regola che trova i propri presupposti su concetti abbastanza standardizzati.

Le variabili da tenere in considerazione

Ci sono, infatti, delle variabili che è molto importante conoscere: per esempio il fatto che la durata del ciclo non è mai la stessa per tutte le donne, ma cambia da una persona all’altra; e lo stesso discorso vale per il giorno preciso nel quale la fecondazione si è verificata. Questa è la ragione principale per la quale la data del parto non può mai essere prevista con certezza, ma si fa sempre riferimento a una data presunta. Non a caso, nel 96% dei casi il bambino nasce in un giorno diverso rispetto a quello che è stato previsto.

Come sapere quando nascerà il bambino

In realtà, il parto si può verificare in un range di tempo molto più ampio, e cioè in un qualunque giorno del periodo compreso fra la 37esima e la 42esima settimana. Si tratterà, in tutti i casi, di una gravidanza a termine. Ma allora qual è lo scopo di eseguire il calcolo delle settimane di gravidanza se poi il dato in questione è molto meno preciso rispetto a quello che ci si potrebbe attendere? La domanda è legittima, e le risposte sono molteplici. Prima di tutto, conoscere con precisione la settimana di gravidanza che si sta affrontando è utile per il ginecologo, che in questo modo ha l’opportunità di tenere sotto controllo e verificare in maniera dettagliata il procedere della gestazione. Insomma, è un modo per avere la certezza che il feto si sia sviluppando secondo le modalità e le tempistiche previste, sulla base di una evoluzione corretta. Al tempo stesso, il calcolo delle settimane consente anche di eseguire tutte le analisi e tutti gli esami che si rendono necessari per la gestione della gravidanza in modo accurato.

La regola di Naegele è davvero attendibile?

La regola di Naegele è stata oggetto di indagini scientifiche e di ricerche che hanno messo in evidenza come essa, nella maggior parte dei casi, permetta di ottenere una data del parto che differisce di qualche giorno – da 2 a 4 – rispetto alla data reale che il calcolo produce. Anche per questo motivo gli studiosi hanno avanzato l’ipotesi di contare non solo 40 settimane, ma 40 settimane e 3 giorni, per un calcolo ancora più accurato e se possibile attendibile.

Calcolare le settimane di gravidanza: il metodo fai da te

Volendo si può adottare anche un metodo fai da te per calcolare le settimane di gravidanza. La procedura è davvero semplice da seguire, perché si deve solo prendere nota del primo giorno del ciclo mestruale più recente per poi aggiungere 280 giorni. Nell’ipotesi in cui il ciclo abbia una durata più lunga di 28 giorni, verrà ritardata la data del parto di un giorno in più per ciascun giorno supplementare. Allo stesso modo, qualora il ciclo abbia una durata di meno di 28 giorni, sarà anticipata la data del parto di un giorno per ciascun giorno in meno.

I trimestri della gravidanza

Infine, può essere utile sapere che il periodo complessivo della gravidanza viene suddiviso in tre trimestri. Il primo comincia dal momento del concepimento e dura fino alla tredicesima settimana; il secondo parte dalla 14esima settimana e arriva alla 27esima; il terzo inizia dalla 28esima settimane e si conclude in corrispondenza del giorno del parto. 

Scopri di più

Tutto quello che c’è da sapere sulla gravidanza, sul parto e in generale sulla genitorialità può essere scoperto attraverso il sito Essermamma.it. Si tratta di un blog in cui è possibile trovare una vasta gamma di suggerimenti utili per conoscere da vicino il parto, la gravidanza e il concepimento; non mancano, inoltre, contenuti ad hoc dedicati al regime alimentare che deve essere seguito dai bambini e dagli adolescenti, insieme con consigli che aiutano le mamme e i papà ad affrontare in modo più consapevole la salute, il benessere e la crescita dei propri figli. Essermamma.it si rivolge non solo a chi è già genitore, ma anche a chi è in procinto di diventarlo e a tutti coloro che hanno in progetto di allargare la famiglia con l’arrivo di un bambino; la redazione, tutta al femminile, aggiorna il blog con cadenza quotidiana garantendo sempre la massima cura.

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