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CRV - Il Fuoco dell’amicizia: raid automobilistico di 2605 chilometri in 4 giorni da Venezia

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CRV - Il Fuoco dell’amicizia: raid automobilistico di 2605 chilometri in 4 giorni da Venezia

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

attraverso Austria e Germania, per portare un messaggio di amicizia, solidarietà e speranza. Ritorno in laguna il 13 gennaio

29 dicembre 2021, 16:14

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 29 dic. 2021 -  Jesusleny Gomes, imprenditrice brasiliana, residente in Germania ma ormai diventata veneta di adozione, si appresta a vivere un’altra delle sue imprese rinomate, una sfida avvincente: alla guida di una meravigliosa auto d’epoca del Club ACI di Venezia, fondato nel 1899 da una donna, la contessa Elsa Albrizzi, percorrerà 2605 chilometri, visitando 21 Comuni in territorio tedesco e austriaco. Partenza da Venezia il 9 gennaio, ritorno il giorno 13 nel capoluogo lagunare. Quattro giorni per portare ‘il Fuoco dell’amicizia’, per promuovere valori fondamentali quali amicizia, solidarietà, speranza, impegno, tenacia, resilienza e positività, soprattutto durante la pandemia che ancora, purtroppo, stiamo vivendo.

E’ stato presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, il raid automobilistico patrocinato da Regione e Consiglio regionale del Veneto, promosso e organizzato da ACI Italia e Venezia, che ha l’obiettivo di creare un gemellaggio di amicizia e solidarietà tra le amministrazioni dei territori attraversati e gli Automobile Club locali, austriaci e tedeschi. In ogni località estera toccata vi sarà una tappa mediatica, nella quale i rappresentanti del governo territoriale e degli Automobile Club locali riceveranno un dono simbolico di quel legame che unisce Italia, Austria e Germania: il Fuoco dell’amicizia, che incarna bene lo spirito che accomuna questi popoli, ovvero la capacità di lavorare duramente senza mai arrendersi, per lasciarsi finalmente la pandemia alle spalle e riconquistare la libertà e la quotidianità perdute ma mai dimenticate.

 

L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il quale, innanzitutto ha ringraziato “i vertici di ACI Italia e Venezia, Angelo Sticchi Damiani e Giorgio Capuis, nonché Jesusleny Gomes, nei confronti della quale nutro un dubbio: non sempre quelli che camminano bene sanno poi guidare altrettanto bene, quindi …”. “Trovo questa sfida innovativa e avvincente – ha sottolineato il presidente della Regione – Un viaggio nelle terre dell’autonomia, in cui i discepoli vanno dai maestri, per cercare di lasciarci alle spalle i drammi legati alla pandemia e riprenderci le nostre vite, lanciando al contempo un messaggio di positività. Soprattutto, il raid automobilistico potrà rinsaldare i rapporti con ADAC, l’Automobile Club tedesco, per portare a casa importanti ricadute in termini economici e, soprattutto, turistici, anche alla luce del fatto che la nostra regione è leader in questo comparto”.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha ringraziato Jesusleny Gomes, ormai diventata “una camminatrice seriale che, dopo aver intrapreso il cammino di Santiago dalla parte portoghese, si appresta a vivere un’altra straordinaria esperienza per avvicinare e stringere ancora di più i legami con Germania e Austria, territori con cui il Veneto intrattiene importanti rapporti economici e turistici. Il raid automobilistico porterà a questi popoli, duramente colpiti dalla pandemia, un incoraggiamento e un invito a guardare al futuro con ottimismo, nonostante e oltre il Covid”.

Il presidente di ACI Italia, l’Ingegnere Angelo Sticchi Damiani, ha sottolineato “il forte legame che ci unisce alla Regione Veneto”. “Il raid automobilistico rappresenta una iniziativa simbolica ma importante: da un lato, dobbiamo reagire dopo il Covid, promuovendo un messaggio di ottimismo; dall’altro, vogliamo rinsaldare i rapporti con l’ADAC tedesco – ha aggiunto Sticchi Damiani - E’ una iniziativa che noi abbiamo promosso e che sosterremo con la massima disponibilità, anche perché, nell’impresa di Jesuleny Gomes si realizza un perfetto connubio tra mobilità, sport e industria, comparti a cui guardiamo da sempre con interesse e passione. Il problema della circolazione delle auto storiche, in particolare, deve essere affrontato cercando un punto di equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica e sicurezza stradale. E’ fondamentale la collaborazione tra le diverse istituzioni”.

Per l’Avvocato Giorgio Capuis, presidente dell’Automobile Club di Venezia e del Comitato Veneto Automobile Club, è importante “immaginare un futuro positivo, spinti da forza e tenacia. Credo profondamente che senza passione il cuore non batta e senza fuoco la società non cresca. Durante le fasi più acute della pandemia abbiamo lavorato in silenzio, raccogliendo fondi per mettere a disposizione del personale sanitario impegnato in prima linea presidi di filtro in assenza di mascherine e carri attrezzi per le Forze dell’Ordine. Ma ora è il tempo della riscossa: dobbiamo riprenderci le nostre vite, la nostra libertà. La fiaccola dell’amicizia, affidata alla nostra ambasciatrice Jesusleny Gomes, ricorda quella olimpica, emblema di cooperazione tra i popoli e che incarna i valori più nobili dello sport. Ringrazio quindi Jesusleny per la disponibilità che ci ha dimostrato: è una imprenditrice di successo che incarna gli stessi valori che ACI Venezia ha sempre portato avanti. Ringrazio anche due piloti, oggi presenti, che si sono prestati a insegnare delle tecniche di guida utili a viaggiare in sicurezza: la bolzanina Manuela Gostner e il trevigiano Giorgio Sernagiotto”.

Jesusleny Gomes ha spiegato “di aver accettato molto volentieri e spinta da grande entusiasmo la sfida che mi è stata lanciata da ACI Venezia: guidare per più di duemila chilometri auto storiche non è sicuramente facile, ma da imprenditrice, da donna e mamma credo che sia utile diffondere un messaggio di positività e ottimismo, abbattendo negatività e pregiudizi. Ritengo anche che dobbiamo promuovere le ricchezze di cui il nostro Veneto dispone in abbondanza. E poi, trovo che siano molti i valori che accomunano e legano tra loro i popoli veneti e tedeschi: l’ho sperimentato durante il cammino intrapreso dalla Baviera a Verona in occasione dei 61 anni del gemellaggio tra queste due terre”.

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