Il futuro come qualcosa "che va oltre l'orizzonte del mare, oltre quel punto dove il mare e il cielo sembrano toccarsi". Gianluca Sciortino parla della sua musica, e di 'Limpida', il singolo pubblicato nel 2015, e torna sul valore liberatorio e terapeutico delle note. Il 16 giugno tornerà in tour - prima tappa la sua Roma all'Oasi Park di Cinecittà- riprendendo insieme con il percussionista partenopeo Tony Esposito l'impegno per la musicoterapia che porta avanti, appassionato, da anni. "La musica mi ha salvato, mi ha dato l'energia necessaria per tornare alla vita", ripete.
Nel dicembre del '92, quando la sua storia divento' un caso mediatico per un risveglio dal coma avvenuto sulle note di una canzone di Antonello Venditti, Gianluca aveva solo 10 anni. Oggi ne ha 35, e' diventato un uomo, ma deve sempre lottare, combattere ogni giorno la sua battaglia per la riabilitazione.
Vale la pena, spiega, perché i miglioramenti arrivano ancora. Da qui, forse, l'idea di fare del suo mestiere di musicista un impegno anche sociale: "Per me la musica e' anche terapia e attraverso le note, anche con i proventi dei miei album, cerco di aiutare le persone che si sono trovate a vivere una storia come la mia", racconta. "Molti medici non credevano al mio risveglio e dicevano che anche se fossi sopravvissuto sarei rimasto un vegetale - ricorda spesso in conclusione dei suoi concerti - Adesso questo vegetale e' qui".
Nel tour 2017 con Tony Esposito, racconta, c'è anche un omaggio a Vasco Rossi con "Vivere" cantata per ringraziare il Blasco dei preziosi consigli che gli diede il giorno in cui, poco più che ragazzo, gli chiese l'autorizzazione di inserirlo come cover nel suo album "Un giorno di Dicembre". La chiusura, invece, è con "Knockin' on heaven's door" omaggio all'adorato Bob Dylan. Intanto è in lavorazione il nuovo singolo in cui il pop si mischia a sonorità etniche.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA