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Matteo Garrone, corro dietro a Pinocchio

Matteo Garrone, corro dietro a Pinocchio

Al regista diploma honoris causa al Csc con Sastri e Gifuni

ROMA, 15 luglio 2018, 15:32

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"Il progetto su Pinocchio va avanti. Un progetto forse scellerato, ma che dovrei riuscire a realizzare l'anno prossimo". Così ieri Matteo Garrone a Santa Croce in Gerusalemme, alla manifestazione "Per il cinema italiano" organizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia e dal Mibact che ha visto la consegna dei diplomi agli allievi della Scuola Nazionale di Cinema del trienno 2015-17, e dove l'autore di Dogman ha ricevuto il diploma honoris causa per la regia, un riconoscimento andato anche a Lina Sastri e Fabrizio Gifuni. "Giunti, editore di Pinocchio, mi ha detto - ha aggiunto Garrone - che è molto difficile inseguire questo burattino perché corre sempre, ma ormai ho deciso che gli correrò dietro". Dice ancora il regista alla cerimonia che si è svolta per la prima volta negli spazi all'aperto antistanti al Mibact: "Non ho mai provato ad entrare al centro sperimentale. Una volta ho preso il bando, ma poi non ho fatto niente. Al cinema ci sono arrivato lavorando sul campo, ho fatto sia l'operatore che l'elettricista prima di fare il regista. Non ho mai avuto un buon rapporto con le scuole, una volta sono stato pure bocciato". E ancora Garrone: "Per me stare dietro la macchina è un fatto del tutto naturale, è una cosa che vivo emotivamente". "Al cinema ci sono arrivata come una Cenerentola - dice invece l'attrice e cantante napoletana Lina Sastri - non pensavo mai di poterlo fare e per me è stata una grande scoperta". Mentre del suo ruolo in 'Celluloide' di Carlo Lizzani dice: "È impossibile fare la Magnani come mi era stato chiesto, mi ricordo che feci leggere il copione a una signora romana per aiutarmi con il dialetto, ma, ribadisco, non puoi fare la Magnani". Infine, Fabrizio Gifuni che ha frequentato il Csc insieme a Favino, Boni e Lo Cascio: "Non ho mai fatto differenza - dice - tra essere attore di cinema teatro e tv. Ho sempre pensato che quest'ultima ha solo uno schermo più piccolo".

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