"La diga di Genova è un progetto di cui si parla da anni e che ha una condivisione bipartisan: i primi finanziamenti sono frutto di Paola De Micheli (Pd) e l'opera è stata inserita nel Pnrr dal governo Draghi.
"Il ministro Matteo Salvini, seguendo i principii di concretezza e buonsenso, ha fatto di tutto per velocizzare l'iter di un intervento fondamentale per tutto il Paese e non solo per la Liguria e il suo capoluogo. Anche per questo sorprende lo stop dell'Anac: è come se pezzi di Stato remassero contro l'interesse nazionale. Tutte le obiezioni sollevate dall'Autorità Nazionale Anticorruzione sono fortemente contestate dai nostri uffici, basti pensare che i costi dell'opera non sono aumentati e nessuna contestazione riguarda presunti fenomeni corruttivi. Si tratta di semplici osservazioni burocratiche. Salvini è pronto a procedere con assoluta determinazione, a difesa degli interessi italiani". Così fonti del Mit.
Le verifiche sulla Diga foranea di Genova e sulle "criticità emerse" vanno avanti "dal 2022, secondo le procedure previste dalla legge". E nel 2023 sono state segnalate alla struttura commissariale "le diverse irregolarità riscontrate e le indicazioni migliorative". Ma la stazione appaltante ha contestato la competenza dell'Autorità invece di "risolvere in tempo le problematiche avanzate". Così l'Anac replica alle fonti del Mit sottolineando che l'Autorità "come sempre non agisce per bloccare, non avendone tra l'altro la facoltà o i poteri, ma per agevolare la realizzazione delle opere nel doveroso rispetto della legalità".
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