Le immatricolazioni nel mercato dell'auto dell'Europa Occidentale (Eu+Efta+Uk) sono state a settembre 1.166.728, l'11,1% in più dello stesso mese del 2022. Nei nove mesi - secondo i dati dell'Acea - sono state 9.684.894, con una crescita del 17% sull'analogo periodo del 2022.
Il gruppo Stellantis ha immatricolato in Europa occidentale 200.826 auto, il 15% in più dello steso mese del 2022 con una quota di mercato che sale dal 16,6% al 17,2%. Nei nove mesi il gruppo ha venduto 1.651.353 auto, in crescita del 5,5% sull'analogo periodo dell'anno scorso, con la quota di mercato al 17,1% a fronte del 18,9%.
Csp, la crescita in Europa non soddisfa, pesa la riduzione degli incentivi
I risultato positivo del mercato europeo a settembre (+11,1%) "non è soddisfacente se si considera che nel gennaio-settembre l'incremento sullo stesso periodo del 2022 è del 17%. Il rallentamento è dovuto anche al venir meno di incentivi all'acquisto di auto elettriche in particolare nel mercato tedesco, il più importante dell'area, che in settembre accusa un calo dello 0,1%, mentre nel periodo gennaio-settembre ha fatto registrare una crescita del 14,5%". Lo sottolinea il centro Studi Promotor.
"Il quadro complessivo in Europa Occidentale - spiega il Csp appare comunque positivo nel confronto con il 2022 anche se non si deve dimenticare che rispetto ai livelli ante-pandemia manca all'appello una immatricolazione su cinque. Il mercato dell'area, nel periodo gennaio-settembre 2023, accusa infatti ancora un calo di ben il 21,3% su gennaio-settembre 2019" Sulla propensione all'acquisto di auto "stanno incidendo diversi fattori negativi. In primo luogo, i tempi di evasione degli ordini sono ancora lunghi soprattutto per i modelli più accessibili al grande pubblico e, in secondo luogo, la transizione energetica in atto induce molti automobilisti ancora incerti sul tipo di alimentazione da scegliere a rinviare gli acquisti".
Pesano anche i prezzi delle auto elettriche in particolare nei paesi con il reddito pro capite più basso, come dimostra il fatto che nei 9 mesi la quota delle immatricolazioni di auto elettriche (che ha toccato il 15,2% nell'intera area) sia stata inferiore al 5% in Spagna (4,9%), Cipro (4,8%), Grecia (4,7%), Italia (3,9%), Polonia (3,5%), Repubblica Ceca (2,8%), Croazia (2,7%) e Slovacchia (2,4%).
"In tutti i paesi in cui la quota delle elettriche è rilevante sono in vigore quegli incentivi generosi che si stanno rivelando assolutamente necessari per sostenere il decollo dell'auto elettrica. Questo dovrebbe indurre il Governo italiano a rivalutare senza ulteriori indugi la nostra politica di incentivi all'auto elettrica", sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. (ANSA)
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