Trovare un appartamento nelle
grandi città tedesche, dove gli immobiliaristi puntano da tempo
su mono e bilocali, è sempre più difficile. E intanto, in
Germania, si costruisce troppo in provincia, invece, dove le
case restano vuote e si svalutano. È quello che mostra
un'analisi del mercato immobiliare tedesco dell'istituto
economico IW, ripresa da alcuni giornali di oggi, fra cui la
Sueddeutsche Zeitung. Il rischio di un crollo dei prezzi, dopo
il forte aumento che si è registrato negli ultimi anni
soprattutto nelle città a livello federale, viene ritenuto per
lo più "inverosimile": i prezzi tengono. Anche perché il mercato
dei mutui non è salito quanto si sarebbe atteso, è la
spiegazione. Il rapporto mette a fuoco però altri problemi: come
l'enorme necessità di abitazioni da due-tre stanze, su cui fra
l'altro sta puntando la campagna elettorale tedesca, nelle
grandi città. L'Unione di Angela Merkel ha annunciato che
saranno costruiti 1,5 milioni di nuovi appartamenti entro la
fine della prossima legislatura: si tratta di 375 mila
appartamenti all'anno.
Nelle città si costruiscono, infatti, al momento soprattutto
micro-appartamenti: gli imprenditori puntano sul mercato degli
studenti e di chi viaggia per lavoro, e non tengono conto che
entro il 2030 il numero degli studenti dovrebbe diminuire invece
del 10%. Molti di questi monolocali, in alcuni centri urbani,
già oggi restano di fatto inutilizzati. Secondo lo studio, in
provincia si assiste poi a un eccesso di cantieri di case
monofamiliari: se ne costruiscono il doppio rispetto al
fabbisogno effettivo. Il che vuol dire che oggi investire in
campagna non è più un buon affare.
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