"È deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran solo perché quest'ultimo ha esercitato il suo diritto all'autodifesa di fronte all'aggressione sconsiderata di Israele". Così il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian critica l'Europa per la decisione di inasprire le sanzioni contro Teheran. "È inoltre deplorevole che, mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi la reazione dell'Ue a tali crimini non sia altro che parole vuote", afferma chiedendo all'Ue "di sanzionare il regime israeliano".
Lo stesso giorno, il 13 aprile, in cui l'Iran lanciava il suo primo attacco contro Israele, il Paese ha avviato una nuova ondata di repressione interna, ordinando alla polizia di diverse città di scendere in piazza per arrestare donne accusate di violare le rigide norme islamiche sull'uso del velo. Lo riporta Reuters sul sito. Quel giorno il capo della polizia di Teheran Abbasali Mohammadian è andato in Tv per annunciare la nuova campagna: "A partire da oggi, la polizia di Teheran e di altre città adotterà misure contro coloro che violano la legge sull'hijab", ha detto, mentre centinaia di poliziotti invadevano le strade delle città
Gli utenti dei social media, riporta Reuters sul suo sito, hanno pubblicato immagini di una forte presenza della polizia morale a Teheran e video di agenti che arrestano violentemente donne che secondo loro erano vestite in modo inappropriato, comprese forze di sicurezza in borghese che trascinavano giovani donne nei furgoni della polizia. I furgoni della polizia morale erano in gran parte scomparsi dalle strade dallo scorso anno dopo che per mesi, in una dimostrazione di disobbedienza civile puntualmente repressa, molte donne giravano velo in pubblico dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, morta in custodia della polizia dopo essere arrestata perchè non indossava correttamente l'hijab.
Il Qatar ha affermato che non c'è motivo di porre fine alla presenza di un ufficio di Hamas a Doha finché sarà "utile e positiva" per gli sforzi di mediazione nella guerra di Israele a Gaza. Lo riporta il Guardian. Il portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari ha aggiunto in una conferenza stampa che il Qatar rimane impegnato nella mediazione per la tregua ma sta valutando il suo ruolo dopo "gli attacchi" ai suoi sforzi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA