"Il Cile deve assicurare
la sua frontiera con la Bolivia per frenare l'ingesso di
migranti irregolari con una separazine fisica come un muro o una
barriera". Lo ha detto il leader del Partito Repubblicano ed ex
candidato alla presidenza, Felipe Kast, di ritorno da un meeting
dell'ultradestra in Ungheria.
Nel contesto della crisi di insicurezza che attraversa il
Paese e a pochi giorni dall'omicidio di tre agenti in
un'agguato, secondo Kast la costruzione di un muro lungo gli
oltre 800 km di frontiera con la Bolivia, nel nord del Paese, è
diventato inoltre "un progetto di massima priorità per il Cile".
"Nove anni fa l'Ungheria attraversava un grave problema a
causa dell'immigrazione illegale e ha preso una decisione dura
ma efficace, chiudere la frontiera con la Serbia. Oggi gli
ungheresi sono più sicuri e non devono affrontare le conseguenze
politiche, economiche e sociali di questo fenomeno", ha
aggiunto.
Riguardo l'uccisione dei tre agenti avvenuta invece nella zona
dell'Araucania, nel sud del Paese, il presidente Gabriel Boric
non esclude l'ipotesi di un atto terroristico. "Un'azione di
queste caratteristiche ha connotazioni terroristiche", ha detto.
"Questo ci fa capire che continuano ad operare gruppi criminali
che devono essere completamente smantellati", ha aggiunto.
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