Non si placa il timore
dell'Egitto per le potenziali "catastrofiche conseguenze" di una
possibile operazione di terra israeliana sulla Rafah
palestinese, dove si è ammassata almeno metà della popolazione,
e il presidente Abdel Fattah Al Sisi, ricevendo il premier dei
Paesi Bassi Mark Rutte al Cairo, ha chiesto tutto il sostegno
possibile per un cessate il fuoco immediato nella Striscia di
Gaza.
In una conferenza stampa congiunta, Sisi ha dichiarato che
"l'Egitto ha messo in guardia contro i piani israeliani di
lanciare un'operazione militare di terra nella città palestinese
di Rafah, mettendo in pericolo la vita di oltre 1,5 milioni di
sfollati" e "Israele ha la responsabilità di proteggere i
palestinesi a Gaza secondo il diritto internazionale".
"Ho invitato il primo Ministro olandese a compiere sforzi
sinceri verso questi obiettivi - ha aggiunto Al Sisi -,
considerandoli condizioni fondamentali per porre fine alla
catastrofe umanitaria a Gaza e allentare le tensioni in tutta la
regione".
Durante l'incontro il presidente egiziano ha poi ribadito la
sua preoccupazione per il taglio dei fondi all'Unrwa deciso da
alcuni Paesi. "Punire un'intera agenzia delle Nazioni Unite a
causa delle accuse contro alcuni dei suoi dipendenti è
ingiustificabile, soprattutto considerando il ruolo esclusivo
dell'Unrwa nel ricevere e distribuire gli aiuti a Gaza, un ruolo
che non deve essere indebolito", ha aggiunto il Presidente. Ha
infine ribadito l'urgenza di giungere a una soluzione a due
Stati.
Da parte sua, il primo ministro olandese Mark Rutte ha
ribadito la condanna del suo Paese per la mancanza di una
soluzione politica alla crisi palestinese e ha concordato sul
fatto che un attacco pianificato da Israele alla città
palestinese di Rafah si tradurrebbe in una "catastrofe
umanitaria".
In proposito, Rutte ha detto di essere in "costante contatto"
con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per
convincerlo ad astenersi da questo passo. Ha poi espresso
preoccupazione per la situazione nel Mar Rosso sottolineando il
ruolo delle "missioni inviate dagli Stati Uniti e da altri
Paesi" per garantire un passaggio sicuro in questa vitale rotta
marittima. Ha infine affermato la volontà di rafforzare la
cooperazione con l'Egitto in tema di lotta all'immigrazione
irregolare e alla transizione verso l'energia verde e l'energia
a idrogeno.
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