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Salah Abdeslam rompe il silenzio

Salah Abdeslam rompe il silenzio

'Per difendere un amico' coinvolto nell'inchiesta

PARIGI, 23 marzo 2018, 13:47

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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 Salah Abdeslam ha rotto il silenzio. Per la prima volta, interrogato da un giudice francese, l'unico superstite del commando terrorista degli attentati del 13 novembre a Parigi ha parlato per difendere un amico coinvolto nell'inchiesta, probabilmente quello che lo riportò in auto dalla Francia al Belgio la notte del Bataclan. E' quanto rivela France Inter. Abdeslam ha tentato di difendere Oulkadi, assicurando che non aveva mai chiesto il suo aiuto e tantomeno telefonato per ricevere una sua assistenza. Ha spiegato che il 14 novembre, all'indomani della strage, la sua foto non era stata ancora diramata dappertutto e dunque Oulkadi "non poteva sapere" che era diventato il "nemico numero 1". Secondo l'inchiesta, Ouulkadi venne contattato da Hamza Attou, a sua volta contattato da Mohammed Amri, il 13 novembre, affinché andassero a prendere Abdselam a Parigi. Il giorno dopo, a Bruxelles, Oulkadi si prese carico di accompagnare Abdeslam fino al covo della rue Bergé, dove erano state preparate le cinture esplosive.
   

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