Il ddl tortura "non è esattamente la
legge che avremmo scritto ma ne auspico l'approvazione senza
modifiche perchè ci sia nel nostro ordinamento un reato di
tortura". Lo ha detto nell'Aula della Camera il sottosegretario
alla Giustizia Gennaro Migliore.
"L'introduzione del reato - spiega Migliore - è un obbligo a
cui non ci richiama solo il presidente della Repubblica ma anche
la libera ratifica di un trattato sottoscritto nel 1984. Il
testo ha subito molti rimaneggiamenti, troppi e per troppo
tempo. E' ingiusto - sottolinea Migliore - ritenere che il testo
indebolisca la capacità incriminatrice che il reato comporta.
Dobbiamo introdurre per una questione di igiene linguistica il
termine tortura nel nostro ordinamento, un termine oggi
impronunciabile. Far tornare il ddl al Senato significa
consegnarlo a un rischio di inconcludenza". Infine, Migliore
chiarisce che il testo all'esame dell'Aula "Non è una norma
vessatoria, e non si tratta di un atto contro una categoria".
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