"Fonti tecniche di prova hanno
attestato come la campagna elettorale per il rinnovo degli
organi elettivi sia stata caratterizzata da un'illecita
acquisizione dei voti che ha riguardato, direttamente o
indirettamente, esponenti della maggioranza e della minoranza
consiliare". E' uno dei passaggi della relazione al Presidente
della Repubblica fatta dal ministro dell'Interno Marco Minniti
che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale di
Lamezia Terme, terza città calabrese con i suoi 70 mila
abitanti, decretato il 22 novembre scorso. Minniti afferma che
la relazione del Prefetto alla luce dell'accesso antimafia
effettua un "raffronto tra le risultanze dell'accesso attuale e
quelle che diedero luogo agli scioglimenti nel 1991 e nel 2002
rinvenendo, in assoluta continuità, la persistenza delle
medesime dinamiche collusive e dell'operatività degli stessi
personaggi di spicco delle organizzazioni criminali dominanti".
L'accesso era stato disposto dal Prefetto di Catanzaro nel
giugno 2017.
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