Cinque anni dopo un'ondata di
proteste che chiedeva ampie riforme e che sconvolse il Bahrein,
le speranze di un riconoscimento delle responsabilità per le
violazioni dei diritti umani passate e presenti sono svanite. Lo
ha denunciato Amnesty International alla vigilia del quinto
anniversario delle proteste di massa iniziate nel, alle quali le
forze di sicurezza del Bahrein risposero con estrema violenza,
causando morti e feriti tra i manifestanti. Altre persone
morirono in carcere dopo essere state torturate.
"Cinque anni dopo la rivolta, in Bahrein si continua a
torturare, a eseguire arresti arbitrari e a reprimere con
violenza gli attivisti pacifici e chiunque osi criticare il
governo - ha dichiarato James Lynch, vicedirettore del programma
Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International -
Nonostante le autorità si fossero impegnate a processare i
membri delle forze di sicurezza responsabili delle violazioni
dei diritti umani nel 2011, la popolazione del Bahrein attende
ancora giustizia".
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