Circa 300 persone hanno
partecipato a Bolzano a una manifestazione per ricordare Adan,
il ragazzo curdo-iracheno disabile deceduto lo scorso fine
settimana all'ospedale, pochi giorni dopo il suo arrivo in
città. Al corteo con lo slogan "Nessuno è illegale" hanno
partecipato diverse associazioni di volontariato, Medici senza
frontiere, la comunità curda e numerosi cittadini.
Matteo De Checchi, di Sos Bolzano, accusando "la provincia
più ricca d'Italia di lasciare per strada soggetti vulnerabili,
come questo ragazzo", ha quindi chiesto il ritiro della
cosiddetta circolare Critelli che regolamenta l'accoglienza a
Bolzano e le dimissioni dell'assessora Martha Stocker. Per
Giovanni Di Cera, di Medici senza frontiere, "non è adeguata la
risposta di Bolzano in merito ai principi dell'accoglienza".
Nel frattempo - informa Rai Suedtirol - le autorità svedesi
hanno annunciato la riapertura della richiesta di asilo della
famiglia di Adan, che ricevuto il diniego era arrivata a
Bolzano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA