Via alla sistemazione
idraulica del torrente Spina, nel territorio di Spoleto,
nell'area di interferenza con la linea ferroviaria
Orte-Falconara, nella quale insiste anche il nuovo binario del
raddoppio della tratta Spoleto-Campello. La Regione spiega che
il progetto complessivo prevede una serie di interventi lungo
l'alveo del torrente, con l'obiettivo di contenere gli effetti
di una eventuale piena a monte dell'intersezione della ferrovia.
Il primo lotto, finanziato con un milione di euro a valere
sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stato
presentato nel corso di una conferenza stampa nella sede del
consorzio della bonificazione umbra, a Spoleto. Sono intervenuti
l'assessore regionale Enrico Melasecche, il sindaco di Spoleto
Andrea Sisti, e per il Consorzio della Bonificazione Umbra,
individuato dalla Regione come soggetto attuatore, il presidente
Paolo Montioni, il direttore Candia Marcucci e il Responsabile
unico del procedimento Paolo Rosi.
"La Regione ha investito nella prevenzione del rischio
idrogeologico, oltre ad altre ingenti risorse, oltre 25 milioni
di euro fondi del Pnrr - ha sottolineato Melasecche - e
rientrano in questa programmazione le opere che verranno
realizzate dal Consorzio della bonificazione umbra, volte al
miglioramento di una situazione, quella del torrente Spina, che
presenta criticità su cui era necessario intervenire. Molteplici
gli obiettivi che verranno raggiunti con la messa in sicurezza
del corso d'acqua: dalla salvaguardia della popolazione a quella
della zona industriale di Fabbreria, all'eliminazione delle
interferenze con il tracciato ferroviario. Stiamo completando il
raddoppio della Orte-Falconara nel tratto Spoleto-Campello e con
questo primo intervento si garantirà che, in caso di alluvione,
la situazione sia del tutto sotto controllo".
"Continua il lavoro capillare del Consorzio su tutto il
territorio di competenza - ha detto il presidente Paolo Montioni
-, con un unico scopo: mettere in sicurezza idraulica aree
strategiche per la popolazione e per l'economia dei territori.
Oggi è il momento di Spoleto grazie ai fondi Pnrr che ci
consentiranno la messa in sicurezza del torrente Spina. Il
Consorzio ha rispettato le milestone poste da Regione, Stato e
Comunità Europea, con il grande impegno di tutta la struttura".
"Soddisfatta del grande risultato raggiunto" si è detta
Marcucci. "È stato un grande lavoro di squadra - ha aggiunto -,
una corsa contro il tempo per rispettare le varie scadenze, che
ha visto coinvolti Regione, gruppo di progettazione e struttura
del Consorzio. Oggi consegniamo alla città un lavoro che mette
in sicurezza una importante area industriale, quella di
Fabbreria, e un torrente restituito al suo corso nel rispetto
del suo stato ecologico".
Il progetto generale "Sistemazione idraulica del Torrente
Spina nel Comune di Spoleto (opere di completamento a monte ed a
valle del campo di deposito ed espansione in località Oriolo)"
ha lo scopo di raggiungere sia l'obiettivo fissato dal Piano di
Gestione delle alluvioni di garantire la riduzione del rischio
idraulico nell'area di interferenza con la linea Orte-Falconara,
sia l'obiettivo fissato dal Piano di Gestione delle acque di
miglioramento dello stato ecologico del corso d'acqua. È
finalizzato inoltre alla riduzione della elevata pericolosità e
rischio idraulico che attualmente sussiste per il nucleo urbano
di San Giacomo di Spoleto e per la zona di espansione
industriale di località Fabbreria, a causa dell'assenza di
regimazione delle acque dello Spina.
Ad oggi, il consorzio della bonificazione umbra ha
appaltato il primo lotto a valere su fondi Piano nazionale di
ripresa e resilienza - Misure per la riduzione del rischio di
alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico M2C4
Investimento 2.1b. Il secondo lotto, finanziato con fondi piano
ProteggItalia, per un importo di 1,5 milioni di euro, è in fase
di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica.
Il torrente Spina presenta, lungo il corso dell'alveo,
situazioni molto differenziate tra loro: zone sovralluvionate,
spesso stabilizzate dalla vegetazione, campi coltivati
all'interno dell'alveo, ridotto in diversi tratti ad un piccolo
canale laterale di scolo, assenza totale di acqua per la quasi
interezza del suo percorso. Apparentemente innocuo, può
diventare pericoloso in condizioni particolari, come ampiamente
dimostrato da indagini storiche risalenti fino ai primi anni del
1800 che documentano diversi eventi di piena e la realizzazione
di interventi.
Oggi il potenziamento della linea ferroviaria Orte
Falconara, con il raddoppio della tratta Spoleto-Campello,
interferisce con il torrente in prossimità di San Giacomo di
Spoleto, località Fabbreria-Prata, tramite un attraversamento
con scatolare in calcestruzzo. La Regione Umbria - Servizio
Rischio idrogeologico, idraulico e sismico, difesa del suolo, ha
indicato di realizzare due interventi di primaria importanza: la
riattivazione dell'esistente cassa di espansione e deposito in
località Casale Profili, completamente satura di materiale di
sedimentazione accumulatosi nel corso degli anni, e la
realizzazione di una briglia selettiva a monte
dell'attraversamento ferroviario.
Queste indicazioni sono state recepite ed ottimizzate dalla
progettazione; infatti, una volta completate le opere previste
nel primo e secondo lotto si otterrà la "messa in sicurezza"
completa da eventuali piene con tempo di ritorno 50 e 200 anni
delle aree poste a monte della ferrovia, ed una riduzione delle
aree inondabili per la piena con TR 500 anni.
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