La procura di Aosta ha chiuso l'inchiesta su un giro di corruzione in Valle d'Aosta che riguardava alcune partecipate regionali. Sette gli indagati, tra cui l'ex presidente della Regione, Augusto Rollandin, l'ex manager della Finaosta Gabriele Accornero, già consigliere delegato del Forte di Bard, e l'imprenditore Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio valdostano. Per due artigiani è stata chiesta l'archiviazione mentre la posizione di un altro indagato è stata stralciata. Le indagini - coordinate dal sostituto procuratore Luca Ceccanti e dal procuratore Paolo Fortuna - sono state condotte dai carabinieri e sono partite da un filone dell'inchiesta della procura di Milano sull'ex procuratore capo di Aosta, Pasquale Longarini.
Contestata associazione per delinquere - La procura di Aosta ha contestato anche il reato di associazione per delinquere a Augusto Rollandin, Gabriele Accornero e Gerardo Cuomo nell'ambito dell'inchiesta su un sistema corruttivo in Valle d'Aosta che riguardava alcune società partecipate. Per i sette indagati le accuse, a vario titolo, sono di concorso in corruzione e in turbativa d'asta e di peculato.
In dettaglio, Rollandin, Cuomo e Accornero - "quali promotori ed organizzatori del sodalizio criminale" - sono indagati per associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti contro la pubblica amministrazione (corruzione continuata per plurimi atti contrari ai doveri d'ufficio). Inoltre, a vario titolo, vengono contestati i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, concorso in corruzione continuata per plurimi atti contrari ai doveri d'ufficio e peculato a: Cuomo, Accornero, Simone D'Anello, 31 anni, libero professionista di Aosta, Salvatore D'Anello (45), artigiano edile aostano, Davide Bochet (50), imprenditore di Saint-Pierre, Francesco Maruca (43), artigiano di Saint-Christophe. Le indagini, condotte dai carabinieri del Reparto operativo di Aosta, sono durate oltre un anno e nel novembre scorso avevano portato agli arresti domiciliari (poi revocati) Cuomo e Accornero. Sono usciti da questa inchiesta Matteo Fratini (45), consulente del lavoro di Aosta, e gli artigiani edili Patrick Menta (42) di Villeneuve e Salvatore Timpano (61) di Quart.
Tripodi (M5S), castello di carta sta crollando - "Il castello di carta costruito dai partiti che hanno governato in questi anni sta inesorabilmente crollando". Lo scrive in una nota il deputato Elisa Tripodi (M5S) a seguito della chiusura dell'inchiesta su un giro di corruzione in Valle d'Aosta. "Il Movimento 5 Stelle - aggiunge - ha sempre denunciato a gran voce la presenza di infiltrazioni mafiose che hanno contaminato la politica valdostana fino ad introdursi direttamente all'interno di Piazza Deffeyes. Non possiamo più stare a guardare inermi. Non possiamo più vivere in questa bolla di omertà. Non possiamo più ascoltare la paura dei cittadini nel denunciare i propri amministratori. Questa è una battaglia che dobbiamo combattere tutti insieme per ridare dignità ai nostri concittadini".
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