"Meryt" e "Baby", i nomi con cui
vengono chiamate le due mummie egiziane, quella di una donna e
di un bambino (o bambina), conservate dall'accademia dei
Concordi di Rovigo, 'escono' dalle teche che le conservano per
essere sottoposte ad campagna di studi. La loro storia si è
fatta ancor più intrigante dopo che l'analisi del cassone che le
conteneva ha svelato un sottofondo nel quale sono state scoperte
altre parti anatomiche mummificate. Così dopo un secolo dal loro
arrivo in Polesine si torna a parlare di 'Meryt' e 'Baby', con
l'ipotesi che il nuovo straordinario ritrovamento sia un caso di
affastellamento di altre mummie oltre a queste. In sostanza, le
parti ritrovate potrebbero essere di salme giunte insieme a
queste a fine '800 dall'Egitto a Rovigo, trovate spezzate
all'epoca, forse a causa degli scossoni del lungo viaggio. Dopo
gli esami 'Meryt' e 'Baby' saranno protagoniste di una grande
mostra.
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