In dieci anni Barilla ha ridotto del 31% le emissioni di CO2 equivalenti e del 23% il consumo idrico per tonnellata di prodotto finito. È solo un esempio dell'impegno dell'azienda per l'ambiente, un modello di fare impresa che ha ispirato la nascita dell’Agribosco annunciata in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi del 21 novembre.
Per quattro brand del gruppo Barilla ha intrapreso invece un progetto di Carbon Neutrality, cioè zero emissioni nette, con il monitoraggio delle emissioni di CO2 lungo il ciclo di vita dei prodotti, la progressiva riduzione delle emissioni attraverso programmi di risparmio energetico, l'acquisto di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, progetti di logistica e di agricoltura sostenibile.
L'azienda con il progetto ‘I boschi di Gran Cereale’ è inoltre impegnata nella protezione e salvaguardia di sei aree boschive italiane che soffrono di problematiche legate a calamità naturali, vegetazione infestante, incendi e dissesto idrogeologico. Dal 2020 tutti i biscotti, le torte e la quasi totalità dei pani croccanti e delle merende e oltre la metà dei prodotti morbidi di Mulino Bianco utilizzano farina di grano tenero da agricoltura sostenibile. In pratica quasi l’80% dell'intero portfolio prodotti della marca, con l'obiettivo di arrivare, entro il 2022, a rendere sostenibile il 100% della farina di grano tenero necessaria a realizzare tutti i prodotti Mulino Bianco. Dagli anni Novanta Barilla promuove accordi pluriennali di filiera che oggi coinvolgono circa 8 mila agricoltori italiani per supportare qualità e sostenibilità della filiera di grano duro. Sul fronte della mobilità sostenibile infine Barilla ospita la più grande stazione italiana per la ricarica delle auto elettriche, con 31 punti di ricarica nella sede centrale di Parma.
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Barilla