La Chiesa "non è un mercato", né "un club di amici", neppure "un'impresa" o tanto meno "un partito politico", dove i cambiamenti avvengono a colpi di maggioranza. "È Dio che fa la Chiesa, non il clamore delle opere". E' un significativo altolà ai 'cammini sinodali' dove contano i pacchetti di voti più che "l'azione dello Spirito Santo", ai gruppi di vescovi - di qua e di là dell'oceano - che si uniscono per promuovere riforme, o al contrario per opporsi ad esse, quello lanciato oggi da papa Francesco nell'udienza generale, in diretta streaming dalla Sala della Biblioteca.
"Alle volte sento una grande tristezza quando vedo qualche comunità che, con buona volontà, ma sbaglia la strada, perché pensa di fare la Chiesa in raduni come se fosse un partito politico: 'ma la maggioranza, la minoranza, cosa pensa su questo, sull'altro, sull'altro... E questo è come un Sinodo, una strada sinodale che noi dobbiamo fare'. Io mi domando: ma dov'è lo Spirito Santo lì? Dov'è la preghiera? Dov'è l'amore comunitario? Dov'è l'eucaristia?", è uno dei passi 'a braccio' più eloquenti.
"Senza queste quattro coordinate", dice il Papa, cioè "l'ascolto dell'insegnamento degli apostoli, primo, secondo la custodia della comunione reciproca, terzo la frazione del pane, l'eucaristia, e quarto la preghiera", "la Chiesa diventa una società umana, un partito politico, maggioranza, minoranza, i cambiamenti si fanno come se fosse una ditta, per maggioranza, minoranza, ma non c'è lo Spirito Santo".
Secondo il Pontefice, "per valutare una situazione, se è ecclesiale o non ecclesiale, domandiamoci su queste quattro coordinate": la predicazione, la vita comunitaria, la preghiera, l'eucaristia, che sono quelle della Chiesa primitiva, "come si sviluppa la vita in queste quattro coordinate". "Se manca questo - aggiunge - manca lo Spirito, e se manca lo Spirito noi saremmo una bella associazione umanistica di beneficenza, bene, bene, anche un partito, diciamo così ecclesiale, ma non c'è la Chiesa".
Francesco invita anche a "non dimenticare mai questa parola di Benedetto XVI: la Chiesa non cresce per proselitismo, cresce per attrazione. E se manca lo Spirito Santo, che è quello che attrae a Gesù, non c'è la Chiesa lì. C'è un bel club, di amici, bene, con buone intenzioni, ma non c'è la Chiesa, non c'è sinodalità".
"Tutto ciò che nella Chiesa cresce fuori da queste 'coordinate' - insiste il Papa -, è privo di fondamenta. Per discernere una situazione dobbiamo chiederci come in essa ci siano queste coordinate: la predicazione, la ricerca costante della comunione fraterna, quindi la carità, la frazione del pane, cioè la vita eucaristica, e la preghiera. Qualsiasi situazione dev'essere guardata alla luce di queste quattro coordinate, quello che non entra in queste coordinate è privo di ecclesialità, non è ecclesiale".
Intanto, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, papa Bergoglio non manca di far sentire la sua voce. "Troppo spesso le donne sono offese, maltrattate, violentate, indotte a prostituirsi... - twitta sul suo profilo @Pontifex in nove lingue - Se vogliamo un mondo migliore, che sia casa di pace e non cortile di guerra, dobbiamo tutti fare molto di più per la dignità di ogni donna".