(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 09 GEN - Dopo la pausa dell'anno
scorso a causa della pandemia, Papa Francesco torna ad
amministrare i Battesimi nella prima domenica dopo l'Epifania,
festa del Battesimo di Gesù. Sono sedici - sette bambini e nove
bambine - i neonati battezzati oggi, tutti figli di dipendenti
vaticani, nella messa nella Cappella Sistina con cui riprende la
tradizione istituita da Giovanni Paolo II nel 1981.
Sofia, Lorenzo, Ludovica, Margherita, Ginevra. Vittoria,
Pietro, Camilla, Carlotta, Edoardo, Caterina, Leonardo, Lara
sono i loro nomi, portati al fonte battesimale sotto la maestà
della volta michelangiolesca da genitori orgogliosi e pazienti e
da padrini e madrine emozionati. C'è anche una giovane madre
vedova che porta il suo bambino da sola: il marito, contagiato
dal Covid, è morto prima di poter veder nascere il piccolo.
Le raccomandazioni e l'affetto del Papa in una breve omelia
'a braccio'. "I vostri figli riceveranno oggi l'identità
cristiana - spiega -. E voi, genitori e padrini, dovete
custodire questa identità. Questo è il vostro compito durante la
vostra vita: custodire l'identità cristiana dei vostri figli".
"È un lavoro di tutti i giorni - sottolinea Francesco -: farli
crescere con la luce che oggi riceveranno". "Questo è il
messaggio di oggi - ribadisce -: custodire l'identità cristiana
che voi avete portato oggi per riceverla nei vostri figli".
E poi, sempre comprensivo e paterno come nelle passate
occasioni: "Questa cerimonia è un po' lunghetta - ammette -, i
bambini poi si sentono strani qui in un ambiente che non
conoscono. Per favore, loro sono i protagonisti: fate in modo
che non abbiano troppo caldo, che si sentano a loro agio… E se
hanno fame, allattateli tranquillamente qui, davanti al Signore,
non c'è problema".
"E se gridano - aggiunge il Pontefice -, lasciateli gridare,
perché loro hanno uno spirito di comunità, diciamo uno 'spirito
di banda', uno spirito d'insieme, e basta che uno incominci -
perché tutti sono musicali - e subito viene l'orchestra!
Lasciateli piangere tranquilli, che si sentano liberi. Ma che
non sentano troppo caldo e, se hanno fame, che non restino con
la fame".
Ma un'ulteriore raccomandazione Bergoglio la ripete
all'Angelus in Piazza San Pietro. "Non dimentichiamo la data del
nostro Battesimo! - afferma - Se io domandassi adesso a ognuno
di voi: qual è la data del tuo Battesimo? Forse alcuni non lo
ricordano. Questa è una cosa bella: ricordare la data del
Battesimo, perché è la nostra rinascita, il momento nel quale
siamo diventai figli di Dio con Gesù". "E quando tornerete a
casa - se non lo sapete - domandate alla mamma, alla zia o ai
nonni: 'Quando sono stato battezzato o battezzata?', e imparare
quella festa per festeggiarla, per ringraziare il Signore",
aggiunge.
Il Papa non manca quindi di rivolgere un appello sulla grave
situazione in Kazakhstan. "Ho appreso con dolore che vi sono
state vittime durante le proteste scoppiate nei giorni scorsi in
Kazakhstan - dice Francesco -. Prego per loro e per i familiari,
e auspico che si ritrovi al più presto l'armonia sociale
attraverso la ricerca del dialogo, della giustizia e del bene
comune". "Affido il popolo kazako alla protezione della Madonna,
Regina della Pace di Oziornoje", conclude. (ANSA).