(ANSA) - ROMA, 25 GEN - L'Epap (l'Ente di previdenza
pluricategoriale che comprende dottori agronomi e forestali,
chimici, fisici, geologi ed attuari) "ha assunto una ferma
posizione sulla nota vicenda della convenzione Agea-Caa
2020-2021, che prevede, entro il 30 settembre, l'obbligo di
assunzione quali "lavoratori dipendenti" di tutti gli abilitati
ad accedere e operare nei sistemi informativi dell'organismo
pagatore".
Il Cda della Cassa "ha deliberato all'unanimità di costituire
l'Ente in giudizio "ad adiuvandum" delle ragioni di Unicaa (il
Caa di riferimento dei dottori agronomi e dottori forestali) nel
ricorso al Tar Lazio, per la sospensione e l'annullamento delle
parti impugnate della Convenzione"."La convenzione approvata da
Agea evidenzia una palese condizione lesiva delle prerogative e
dei liberi professionisti - afferma, in una nota, il presidente
dell'Epap Stefano Poeta - determinando una distorsione del
mercato dei servizi alle imprese agricole con pregiudizio dei
redditi professionali, delle pari opportunità di tutti gli
operatori e delle funzioni previdenziali e assistenziali delle
Casse di previdenza. Per questo l'Epap ha inteso dare un forte
segnale ponendosi al fianco di tutti i protagonisti che operano
per la piena valorizzazione delle migliori professionalità".
"Sostenere, come articola la nuova convenzione Agea, il
principio che lo status di "lavoratore dipendente" attribuisce
di per se la qualifica di soggetto "esperto e affidabile" al
contrario di quello di "libero professionista", non solo è una
evidente distorsione della realtà - aggiunge il consigliere
dell'Ente Alberto Bergianti - ma contraddice anche il senso
comune che riconosce nello studio, nella formazione,
nell'esperienza e nell'assunzione di responsabilità personale e
professionale, gli elementi alla base della qualità della
prestazione", si chiude la nota. (ANSA).