(ANSA) - ROMA, 24 NOV - L'equo compenso "va garantito non
solo nell'ambito delle prestazioni rese sulla base di
convenzioni, ma anche al di fuori di esse e, in ogni caso,
quando sussista un possibile squilibrio tra committente e
professionista. E va rafforzata la tutela dei professionisti
anche nei rapporti con la Pubblica amministrazione". A dirlo la
presidente di Confcommercio professioni Anna Rita Fioroni,
nell'audizione presso la Commissione Giustizia del Senato sui
disegni di legge in materia di equo compenso per le prestazioni
professionali, aggiungendo che "è apprezzabile l'intento di
riformare la disciplina vigente, ma sono necessari alcuni
correttivi al testo in esame. Si è, infatti, finalmente
introdotto, come da noi più volte richiesto, l'equo compenso
anche per i professionisti non ordinistici. Tuttavia, per la
individuazione dei parametri di riferimento come per la
composizione dell'Osservatorio sull'equo compenso, è necessario
far valere i criteri di rappresentatività già sperimentati nel
Tavolo tecnico sul lavoro autonomo", incalza. Altro punto
fondamentale è, poi, il perimetro di applicazione della nuova
disciplina, da estendere anche alle altre professioni
regolamentate che non sono iscritte ad Albi, Ordini o Collegi",
chiosa. (ANSA).