(ANSA) - ROMA, 14 FEB - Sugli agenti e rappresentanti di
commercio, "che hanno nell'auto il loro "ufficio", con una media
annua di oltre 60.000 chilometri percorsi", pesa il rincaro del
carburante, "che si unisce al vertiginoso aumento generale dei
costi. "L'incremento delle spese per gli agenti è di almeno il
30%. Salgono nominalmente anche i ricavi, ma è una crescita
fittizia derivata dall'inflazione". Lo afferma, in una nota, il
presidente di Fnaarc, la Federazione di categoria aderente a
Confcommercio, Alberto Petranzan, secondo cui "in realtà i
nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle
vendite, la concorrenza dell'online ed anche la carenza di
prodotti da vendere con i ritardi nelle forniture". E sollecita
subito interventi concreti per gli agenti e rappresentanti di
commercio: sono "225.000 professionisti in Italia che,
intermediando oltre il 70% del Pil nazionale, costituiscono il
motore delle pmi", ricorda, una "fra le categorie più colpite
dalle conseguenze economiche della pandemia". Per Petranzan "va
ridotto il costo del carburante anche agendo sulle accise. I
costi di trasporto stanno subendo violenti rialzi e sono la voce
di spesa più importante nel bilancio degli agenti e
rappresentanti di commercio" ed è "perciò indispensabile
calmierare i costi legati alla mobilità", si legge, infine.
(ANSA).