La cantina si prepara alla vendemmia, che sarà anticipata rispetto allo scorso anno. "La raccolta delle uve potrebbe partire già alla fine agosto, dopo aver selezionato i grappoli migliori”, conferma Luca Vitaletti, agronomo di Siddùra. L'azienda con i suoi 40 ettari di superficie vitata e una produzione annuale di 250 mila bottiglie, punta su raccolti limitati per garantire la massima qualità e sulla vendemmia selettiva a mano.
In cantina a far bella mostra c'è una linea di nove vini: i vermentini di Gallura Spèra, Maìa e Bèru, i cannonau Nudo (rosato), Èrema (classico) e Fòla (riserva), il Cagnulari Bàcco, l'internazionale Tìros e il passito Nùali. "I mesi di maggio e giugno hanno tenuto in termini di temperatura, ma hanno regalato un giusto quantitativo di pioggia che consentirà di mantenere una buona resa a fronte di una giusta concentrazione di zuccherina nei grappoli - spiega ancora Vitaletti - a differenza di quello che accadde nel 2017, quando la vendemmia anticipata causò rese più contenute, quella del 2020 consentirà di raccogliere la migliore espressione dalle vigne dislocate sui 40 ettari di superficie vitata all’interno della tenuta”.
L’azienda cresce, ma la filosofia della cantina di Luogosanto non cambia: la cernita delle migliori uve a garanzia di una qualità eccellente è il primo dei passaggi che consegneranno al mercato le nuove annate dei vini Siddùra. Ottimi presupposti per puntare sempre di più sull’alta qualità dei vini, davanti a un mercato altamente competitivo. Grazie a un sempre più accurato controllo, la cantina di Luogosanto si prepara a portare sul mercato nuovi prodotti di eccellenza.
In collaborazione con:
Siddùra