Le opere di Rosa Barba e Lara Favaretto, due delle artiste italiane contemporanee più apprezzate a livello internazionale, entrano nella collezione di Banca Generali, che si pone in prima linea nel sostegno all’arte e alla cultura nella ripartenza. Dopo un anno di chiusura causata dalla pandemia, lunedì 13 settembre, in concomitanza con la Milano ArtWeek 2021, la banca del Leone aprirà le porte del Bg Training & Innovation Hub, consentendo al pubblico di ammirare i lavori, selezionati da Vincenzo De Bellis nell’ambito del progetto BG Art Talent nato nel 2018. “Ritengo sia molto importante che un soggetto privato come una banca decida di acquisire opere di artisti, soprattutto se sono del nostro Paese, perchè da un lato ne aiutano la reputazione e dall’altro costituiscono un impegno concreto allo sviluppo di linguaggi artistici”, ha evidenziato l’Assessore alla cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell’esposizione. “I lavori di Rosa e Lara ci portano a riflettere sull’evoluzione del linguaggio e della socialità, due elementi peculiari dell’umanità che la pandemia ha messo a dura prova - ha aggiunto il direttore marketing e relazioni esterne di Banca Generali, Michele Seghizzi -. L’augurio è che iniziative come questa possano stimolare spunti di riflessione e rappresentino la base per una forte ripartenza dopo un anno e mezzo fortemente negativo”. La partecipazione di queste due artiste al progetto BG Art Talent “è la testimonianza del percorso fatto in questi tre anni per promuovere le voci più influenti, tra quelle delle giovani generazioni, della produzione artistica contemporanea italiana”, ha spiegato Vincenzo De Bellis, curatore del progetto e Direttore del Walker Art Center di Minneapolis (Usa). Le due opere in esposizione sono: “Language Infinity Sphere (recording)” di Rosa Barba, un dipinto in lino print su tela del 2018, e “Squeezing” di Lara Favaretto, installazione in cemento e ferro creata nel 2014. Il primo lavoro è il frutto di un atto performativo realizzato attraverso la “Language Infinity Sphere”, una sfera che l’artista muove con un tocco unico e ripetitivo al fine di creare un testo frammentato che si fissa sulla tela. Il lavoro rappresenta la ribellione dell’io contro la rarefazione che sempre più caratterizza il linguaggio contemporaneo, con le relazioni mediate dai social e dal digitale. Quanto all’installazione, l’artista, al fine di esplorare il potenziale espressivo e la duplice natura solida e malleabile del cemento, lo perfora quando è ancora fresco e gli imprime lo stampo di altri oggetti. In questo modo, congela la propria azione e i propri stati d’animo. Nei tre anni di progetto, Banca Generali e Vincenzo De Bellis hanno portato all’attenzione del grande pubblico le opere di artisti italiani del calibro di Linda Fregni Nagler, Francesco Arena e Enrico David. Le due new entry completano così un ciclo di esposizioni gratuite di primario spessore per il pubblico appassionato e non.
In collaborazione con:
BANCA GENERALI