(ANSA) - NAPOLI, 16 LUG - "Sono un investigatore di fede
mormone alle prese con un caso che coinvolge la sua stessa
comunità. Le indagini lo faranno precipitare in una crisi
personale mentre la sua chiesa minaccia di emarginarlo se
continuerà nella ricerca della verità". Andrew Garfield, 38
anni, uno degli attori più talentuosi ed amati del cinema
mondiale, popolare Spider-man ma non solo, si racconta a Ischia
Global tra arte e vita e parla del suo intenso personaggio
nella mini serie "In nome del cielo". Dal 27 luglio le sette
attesissime puntate saranno su Disney+, canale Star.
"Parliamo di fondamentalismo religioso, un argomento sentito
in America, l'Italia in questo senso è più evoluta, la serie può
spiegarvi molto". Al centro della narrazione il caso realmente
accaduto che coinvolse la Chiesa Fondamentalista di Gesù dei
Santi degli Ultimi Giorni, quando nel 1984 Brenda Wright
Lafferty e la sua bambina furono uccise a Salt Lake Valley. "La
scrittura della serie è di Dustin Lance Black, premio Oscar per
'Milk' ed è ispirata al bestseller di Jon Krakauer, autore di
"Into the Wild" ricorda Garfield, due nomination all'Oscar e una
agli Emmy proprio per questa serie, una carriera molto
diversificata con titoli importanti come "La battaglia di
Hacksaw Ridge" di Gibson, "Silence" di Scorsese, "Gli occhi di
Tammy Faye". Quest'anno è stato candidato agli Oscar per "Tick,
Tick" e ha vinto il Golden Globe.
Premiato con il "Legend Award" dalla XX edizione del Global
Film&Music festival, è stato osannato da tanti piccoli fans del
supereroe che si sono radunati all'esterno di Villa Arbusto
attendendo il suo passaggio. Garfield ha ringraziato per
l'accoglienza avuta a Ischia lanciando nella sua chiacchierata
con il produttore del festival Pascal Vicedomini anche spunti
profondi rivolti proprio alle nuove generazioni. "Ai ragazzi
dico di essere meno interessati ai social e più alla vita vera,
impariamo ad assaporare quello che abbiamo - raccomanda il
protagonista di 'The Social Network' -. Concentriamoci
sull'arte, la belleza, il cinema, la musica, il teatro. E' vero,
non è semplice essere giovani oggi, ma la vita è sacra e ci sono
veri valori ai quali attingere, primo fra tutti l'amore. A volte
ci sentiamo il cuore spezzato, se penso ai danni che abbiamo
fatto alla natura, o alla pandemia. Ho sempre presente l'esempio
di mio fratello pneumologo a Londra e dei tanti sacrifici che
lui come altri medici hanno fatto in questi anni dedicandosi ai
malati senza risparmiarsi".
Dopo "Spider-Man: No Way Home" nuovi cinecomics
all'orizzonte? "Non discrimino nulla, quando scelgo un progetto
è importante per me il messaggio non la forma, dipende da come
un film è scritto, dal personaggio, da chi lo dirige. Girare in
Italia? Mi piacerebbe certo, adoro vivere qui, tra i miei
registi preferiti Sorrentino, Guadagnino e Sollima". (ANSA).
In collaborazione con:
Ischia Global Festival