“I dati più recenti sull’andamento dell’occupazione femminile sono allarmanti, nel solo mese di dicembre 2020 sono stati persi 101 mila posti di lavoro e 99 mila erano di donne. Se vediamo l’intero dato annuale del 2020 sono 444 mila le persone che hanno perso un posto di lavoro e di queste 312 mila sono donne”. Lo ha spiegato Azzurra Rinaldi, economista, dell’Università Unitelma Sapienza, nel corso della presentazione della campagna lanciata da Coop ‘Close the Gap - riduciamo le differenze’, per promuovere la parità di genere.
“L’impatto della crisi economica dovuta al Covid sulle lavoratrici italiane è stata particolarmente pesante perché le donne italiane subiscono quella che si chiama segregazione orizzontale del mercato del lavoro - ha aggiunto -, cioè quasi il 40% delle donne occupate in Italia è occupato in soli tre macro settori, il commercio, la sanità e l’assistenza sociale e l’istruzione. Questi sono anche i settori più colpiti dalla pandemia e dalla crisi”. Inoltre “prima della crisi del Covid avevamo appena superato il 50% donne occupate, ma sono bastati quattro mesi di crisi economica post pandemia e siamo ritornati a un tasso di occupazione femminile del 48,6%. Su questo si inseriscono le dinamiche di squilibrio territoriale - ha concluso -. Il tasso di occupazione femminile è di oltre il 60% nel nord del paese e si ferma al 33% al sud”.
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Ancc Coop