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PV 445 Duett e P1800 incontro ravvicinato con le icone Volvo

Viaggio in Svezia con la prima wagon e la coupé di Simon Templar

GOTEBORG ANSAcom

GOTEBORG, - Due modelli rappresentano altrettante tappe miliari nella storia della Volvo, approfondita e 'verificata' sul campo con attraverso una visita al Museo del brand svedese a Goteborg e un piacevole viaggio a ritroso nel tempo di alcune auto d'epoca della collezione Volvo. Si tratta della 445 Duett, presentata nel 1953, che è di fatto la prima station wagon della marca, progenitrice di tanti modelli che hanno decretato il successo di Volvo nel mondo. E della P1800 del 1961, una originale coupé sportiva che è indiscutibilmente il primo modello della Casa svedese ad aver fatto conoscere il marchio a livello internazionale, spostando la percezione del nome Volvo in un ambito più 'premium'.

La storia della 445 Duett è legata, va ricordato, a quella di un altro modello iconico: la PV444 mostrata la prima volta nel 1944 ma entrata in produzione solo nel 1947. Queste date identificano chiaramente il momento storico in cui Volvo, per far fronte alla richiesta di veicoli commerciali del dopoguerra, decide di realizzare un telaio cabinato da vendere a carrozzieri ed allestitori della berlina PV444. La produzione di questa variante - denominata 445 - inizia nel 1949 ma il successo, nonostante in Svezia esistano a quel momento oltre 30 aziende specializzate in allestimenti, tarda ad arrivare principalmente per la scarsità e il costo elevato delle lamiere. E' così che l'allora presidente Assar Gabrielsson, a fronte di una giacenza di ben 1.500 PV445 invenute, prende una decisione storica: ''costruiamo un nostro furgoncino''.

Il risultato a cui arriva il progettista Erik Skoog, pur privilegiando la funzionalità e la capacità di carico (due valori che non verranno mai trascurati nelle Volvo wagon successive) è esteticamente molto gradevole ed accanto alle varianti senza finestrini è il pubblico a decretare il successo della versione vetrata per persone e cose, denominata Duett proprio per la capacità di essere veicolo da lavoro nei giorni feriali e auto per la famiglia e lo svago nel week end. Dal luglio 1954, quando l'esemplare numero 1 della PV445 Duett viene consegnata al suo primo cliente, il presidente Gabrielsson, questa formula accrescerà sempre più il gradimento del pubblico nei confronti delle Volvo, robuste, sicure (le prime cinture di sicurezza sono del 1959) ma anche 'elegantemente' funzionali.

Già a partire dalla 145 Wagon del 1969.

Totalmente diversa la storia della P1800, anche se grande protagonista - come la PV445 Duett - del successo Volvo. Pensata in Svezia, disegnata a Torino e costruita in Inghilterra questa originale coupé due posti venne creata, oltre che per ampliare le vendite con un modello di prestigio, con una seconda finalità: attirare gli sguardi dei potenziali clienti dall'esterno delle vetrine e farli entrate nelle concessionarie Volvo, da cui quasi sempre sarebbero usciti dopo aver firmato un contratto per una meno esotica berlina o station wagon. Dopo l'infelice esperienza della Sport con carrozzeria in plastica (uno dei pochi esemplari rimasti è proprio al Museo Volvo) costruita fra il 1955 e il 1957 in sole 67 unità, il management della Casa svedese decise di fare le cose partendo con il piede giusto, anzi due: lo stile firmato Frua e la competenza nelle auto sportive della Jensen. Presentata nel 1961 venne costruita in Inghilterra con la collaborazione della Pressed Steel per le carrozzerie fino al 1963, anno in cui la P1800 tornò in 'patria' (nella fabbrica di Lundby) dopo 6.000 unità costruite. In totale questa iconica coupé due posti - scelta anche per la serie televisiva britannica The Saint come vettura dell'investigatore Simon Templar interpretato da Roger Moore - e diventata nel 1973 una elegante tre porte shooting brake (la 1800 ES) è rimasta in produzione per 20 anni.

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