ROMA - Il settore della mobilità sarà completamente trasformato dalle nuove tecnologie, offrendo agli individui, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni grandi opportunità per studiare nuovi servizi di trasporto per le persone e le merci. Produttori di auto, componentistica, esponenti delle assicurazioni e i diversi fornitori di servizi sono intervenuti al Motor Show di Bologna, in occasione del ciclo di incontri Motor Show Incontra, per confrontarsi su questi temi, dimostrando come le nuove tecnologie stiano digitalizzando l'auto, la mobilità e i servizi collegati.
L'auto sarà lo strumento connesso più sofisticato e diventerà un vero e proprio tool nella nostra vita futura. Nello sviluppo delle smart city la connettività supporterà tutte le forme di mobilità condivisa, l'ottimizzazione dei flussi, la riduzione degli ingorghi, oltre a consentire di ottimizzare importanti voci di costo, dell'assicurativo, al manutentivo al fleet management. Soprattutto aumentando il coefficiente di utilizzo delle vetture, le quali oggi tendono ad essere utilizzate per il 10% della loro vita rimanendo parcheggiate per il restante 90%.
Il convegno è stato moderato da Luca de Biase , giornalista di Nova24. L'evento si è aperto con due keynote tenute da relatori di primo piano che hanno delineato lo scenario di riferimento di business e tecnologico. Marco Santino (Partner&Managing Director di Boston Consulting Group), ha ricordato come nel 2020 il 100% delle auto nuove sarà connesso e si raggiungerà un livello in cui una grossa parte di tutto il parco circolante apparterrà a questo trend. La connettività, sarà un pilastro chiave per l'avvento della macchina elettrica per lo sviluppo della guida autonoma e per il pieno sviluppo dei servizi di sharing mobility. De Biase ha poi dato la parola a Raffaele Menolascino (Digital Product Management Innovation Associate Director per Accenture), che ha focalizzato l'attenzione sui diversi aspetti che caratterizzano oggi l'auto connessa e come i parametri stiano velocemente evolvendo verso una convergenza di sistemi infotainment che rivoluzionerà l'esperienza di guida portando a ripensare il concetto di auto connessa e definendo l'auto IoT. Dopo i key note si è passati agli interventi degli attori chiave dell'industria con Joachim Goldbach (Vice President Purchasing, QMP Information and Communication Electronics, ConnectedDrive del gruppo BMW) che ha sottolineato, nel centesimo anniversario della casa bavarese, come la connettività sia uno degli elementi chiave nei programmi di sviluppo e innovazione di BMW; Pietro Berardi (Vice President After Sales di Nissan USA) che ha ricordato come Nissan si stia oggi muovendo verso nuove forme di mobilità condivisa operando su due fronti: la creazione di vetture connesse e la creazione di una piattaforma cloud che permetta di connettere tra loro le vetture; Alessandro de Martino (AD di Continental) che ha sottolineato gli aspetti positivi che la connettività consente ai fini del miglioramento della sicurezza e Massimo Lucchina (Strategy and Innovation Center di Europe Samsung Electronics) che ha infine raccontato come lo sviluppo di nuove tecnologie per i micro processori sia fondamentale per far fronte alla quantità di dati che la connettività genera.
Al convegno hanno preso parte anche i key player nella fornitura di servizi assicurativi, di connettività, di sicurezza e di smart mobility. Unipol, Allianz, Octo Telematics e Connected Inurance si sono confrontate sul tema dell'assicurazione rilevando la posizione dell'Italia nel panorama assicurativo dimostrando come nel nostro paese si risparmi, si faccia prevenzione, si gestiscano meglio gli incidenti riconoscendo anche gli stili di guida. ViaSat Texa e Targa Telematics hanno poi fatto riferimento al fleet managment per gli operatori professionali e per i servizi a distanza.
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