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Punto di partenza la ricostruzione di una 2CV Club dell'82

Un lavoro 'certosino' realizzato all'Atelier 2CV di Bareggio

MILANO ANSAcom

MILANO - La realizzazione della 'nuova' Citroen 2CV Soleil è stata possibile con un radicale lavoro restauro - o meglio di ricostruzione - a cui è stata sottoposta una vecchia e malandata 2CV Club del 1982. L'incarico è stato affidato all'Atelier 2CV, officina di Bareggio, vicino a Milano, specializzata appunto in interventi su questo tipo di auto ed il cui titolare, Guido Wilhelm, viaggia in 2CV da quando era un ragazzo. S'inizia smontando tutto, per salvare ciò che non ha tracce d'usura e rimpiazzare tutto il resto con pezzi nuovi, possibilmente d'origine Citroen. La struttura della 2CV è basata su un telaio costituito da una scatola centrale in lamiera irrigidita da tramezzi. Ai quattro angoli della 'scatola' sono fissati i bracci indipendenti della sospensione, collegati longitudinalmente due a due da tiranti che li uniscono a due molloni centrali. Due estensioni sono fissate davanti e due dietro. Le anteriori sostengono il motore e, dietro, la scatola guida, oltre al paraurti frontale. Le due posteriori sostengono il serbatoio del carburante e il paraurti di coda. La carrozzeria è costituita da una scocca imbullonata al telaio su cui sono fissati (ma facilmente amovibili) i quattro parafanghi e il cofano anteriore. Dopo aver staccato la scocca dal telaio - smontando così anche tutto ciò che al telaio è fissato, compresi motore e sospensioni - è stato possibile lavorare comodamente sullo chassis, aprendolo per verificarne lo stato interno e sostituendo le lamiere corrose. Le saldature sono state fatte come all'epoca, cioè per puntatura. Contemporaneamente gli esperti sono intervenuti sul bicilindrico della 2CV - un 'boxer' che era stato progettato negli Anni '40 dall'italiano Walter Becchia - che è quello aggiornato nel 1990. Sviluppa circa 35 Cv che permettono alla 2CV di sfiorare i 120 km/h. Si tratta di un motore raffreddato ad aria che, se da un lato non presenta le corrosioni tipiche prodotte dal liquido di raffreddamento, dall'altro è soggetto a naturali escursioni termiche che accentuano lo stress del metallo. Poiché l'albero motore della 2CV non è revisionabile e quindi è stato sostituito. Cilindri e pistoni nuovi hanno completato la revisione della parte centrale del motore. Le testate sono state revisionate, con il riporto di nuove sedi delle valvole (queste ultime e le relative guide sono state sostituite). Un controllo all'albero a camme, la sostituzione dei bicchierini della distribuzione e un accurato rimontaggio precederanno le regolazioni di base prima dell'accensione del motore. Il cambio di velocità è dotato di quattro marce avanti.

La quinta sarebbe inutile visto che la 2CV può marciare a tavoletta in quarta per ore ed ore. Anche qui il restauro è totale: ingranaggi, sincronizzatori, tutto è verificato con il micrometro per ottenere un cambio di velocità assolutamente perfetto. Dopo aver assemblato motore e cambio, è venuto il momento di unire la meccanica al telaio. Quattro gomme Michelin 125 X 15 su cerchioni nuovi (ricambi originali Citroen) e dipinti in Blanc Meije vengono montate ai quattro bracci del telaio. I freni sono già al loro posto, nuovi anch'essi, ovviamente, come gli ammortizzatori, anch'essi originali Citroen. Infine parafanghi, portiere, cofani e paraurti, per far riprendere alla 2CV la sua forma. Infine finestrini, capote, maniglie con le serrature, impianto elettrico, cruscotto, rivestimenti interni e sedili trovano la loro collocazione. Per ultimi i fari e le decorazioni della Soleil, disegnate secondo il sogno di Serge Gevin, divenuto ora realtà.

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