ROMA - Quello dell'influenza è uno dei temi 'preferiti' dal web, ma più che altro sul versante della cura, mentre quello della prevenzione è molto meno trattato. Lo ha scoperto uno studio di Voices from the Blogs, spin off della Statale di Milano, presentato al convegno 'Effetto social flu' organizzato da Seqirus oggi a Roma.
Oltre il 56% delle volte in cui si parla di influenza in rete si citano farmaci e cure e solo nel 19,5% si cita la prevenzione, affermano i dati su oltre 700mila fonti online. Il 15,5% del campione parla invece esplicitamente di vaccino antinfluenzale. Il 24,1% afferma invece di non curarsi né di fare prevenzione. "In generale i forum sono associati alle discussioni sui farmaci perché è il luogo virtuale in cui chiedere consigli pratici per curare lo stato influenzale - spiega Andrea Ceron, docente di Scienza Politica all'Università di Milano e coordinatore dell'indagine - mentre nei social network prevale l'aspetto di prevenzione".
Secondo l'analisi "Social Flu", l'atteggiamento nei confronti del vaccino antinfluenzale è prevalentemente positivo (50,2%) o neutrale (38,8%), mentre tra gli anziani che frequentano il web il sentimento positivo è al 69%. Il tema della appropriatezza vaccinale è però ancora dimenticato, se è vero che del vaccino adiuvato, indicato per la popolazione over 65, si parla però solo sui siti istituzionali (50,7%) con un parziale contributo dei blog relativi agli anziani (25,8%) e dei siti di medicina (23,5%). "La nostra esperienza ci mostra come la comunicazione, basata sul rapporto fiduciario tra medico di famiglia e paziente, può giocare un ruolo essenziale nell'aumentare la cultura delle prevenzione - afferma Tommasa Maio, Responsabile Area Vaccini FIMMG -. Ma non solo: è essenziale che il medico, a fronte di un'analisi del quadro clinico del paziente che ha di fronte, possa scegliere il vaccino più adatto ed efficace".
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