(ANSA) - TORINO, 01 DIC - I tumori della prostata rappresentano il 20% delle neoplasie nella sfera maschile e la terza causa di tumore oltre i 50 anni. Il tumore del testicolo, più raro, ha un'incidenza frequente tra i 15 e i 36 anni.
Per dare impulso alla ricerca sulla malattia l'Istituto per la Ricerca e Cura del Cancro di Candiolo a settembre ha costituito la piattaforma Girt-Uro, Gruppo Interdisciplinare di Ricerca Traslazionale e Clinical Trials per i tumori urologici. A coordinare il lavoro è il dottor Pasquale Rescigno, oncologo rientrato in Italia dopo anni di lavoro al prestigioso Institute of Cancer Research di Londra.
"Candiolo rappresenta un unicum a livello nazionale - ha detto alla presentazione della campagna Nova Coop per il sostegno alla ricerca - La vicinanza fra ospedale e centro di ricerca facilita i compiti delle due parti. L'Istituto ha avuto la visione di investire non solo su una patologia ma su tutte le attività di ricerca a monte della malattia e sugli studi clinici che possono partire da Candiolo".
La nuova frontiera nel settore sono i farmaci inibitori di Parp, una proteina che ripara il Dna dall'interno. "Anni fa abbiamo capito che questa proteina aveva un ruolo nei tumori alla prostata - ha aggiunto Rescigno - Ma da quel momento all'approvazione del farmaco sono passati cinque anni di studi". I tempi lunghi determinano costi molto alti. "Gli studi clinici dei nuovi farmaci possono durare dai due ai tre anni e per l'intero periodo va supportato tutto il personale che lavora alla ricerca, oltre ad attività di campionamento e analisi che hanno costi significativi". Per questo le risorse pubbliche non bastano, sono indispensabili anche le donazioni private, come quelle che si raccoglieranno a dicembre con la campagna Nova Coop. (ANSA).
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