VERONA – ''Il vino è la metafora del cambiamento possibile in Italia, e testimonia la capacità di passare da anni molto bui a questo successo straordinario. Qui c’è il meglio dell'Italia, attorno al vino c’è l’Italia del futuro’’ ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina inaugurando Vinitaly, salone del vino e dei distillati che a Veronafiere vede presenti oltre 4mila aziende vitivinicole.
Il vino, ha sottolineato ancora Martina, “è un settore straordinario che ha fatto dei balzi clamorosi in questi anni: dal 2000 a oggi, solo di export abbiamo fatto +106%, quindi dati veramente impressionanti. Credo che ci siano davvero tutte le condizioni per fare ancora meglio, il 2015 può essere un anno di svolta anche per il vino italiano, è possibile toccare quota 5 miliardi e mezzo solo di export”. Proprio qui, un anno fa, ha ricordato poi il ministro Martina, ''lanciammo "Campolibero", il progetto di semplificazione che sta andando avanti e che ha visto passaggi molto importanti per il vitivinicolo. Ovviamente non ci accontentiamo, da qui lanceremo nuove sfide, nuovi progetti con la consapevolezza che il vino italiano è la metafora del cambiamento possibile ed è uno dei settori che fanno la nuova economia dell'Italia’’. Ma "il tema dei temi – secondo il ministro Martina - per tutti è l'occupazione, il lavoro, l'economia reale. Credo che se si ascoltano le imprese che frequentano i padiglioni a Vinitaly in queste ore si capisce anche l'aspettativa che c'è sui prossimi mesi. Personalmente penso sia importante concentrarci su questo. Le politiche sul lavoro possono aiutare settori in crescita come il vino; e noi stessi ci siamo messi a lavorare su questo da mesi. Dunque, avanti con grande passione e tenacia – conclude - con la consapevolezza che qui c'è il meglio dell'Italia e che attorno alla vicenda del vino noi troviamo anche le risposte per il Paese di domani" .
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