VERONA - Lungarotti espone in anteprima a Vinitaly due reperti del Museo del vino di Torgiano previsti al Padiglione del Vino dell'Expo. La Fondazione perugina ha infatti stipulato un accordo con Veronafiere per portare all'Esposizione Universale di Milano ventisette delle tremila opere del MUVIT, il Museo del vino di Torgiano (PG), sotto la forma del contratto di prestito. "Non poteva mancare ad Expo uno spazio dedicato alla storia del vino italiano - dice Chiara Lungarotti - le cui radici si fondano e intrecciano con lo sviluppo culturale del nostro Paese. Il patrimonio del MUVIT dà voce alla straordinaria complessità e ricchezza di tecniche e tecnologie che hanno segnato la millenaria passione degli italiani per il vino: prestare i nostri pezzi più pregiati all'Esposizione Universale è un privilegio e un dovere". Le due opere dell'esposizione in anteprima a Vinitaly sono un Baccanale di terracotta smaltata bianca, (fine XVIII sec., Reale Fabbrica di Capodimonte, Napoli), e la Bottiglia mamma tratta dagli schizzi di Gio Ponti e realizzata dalla Cooperativa di Ceramica di Imola (1994), una metafora del vino quale anello di congiunzione tra il passato e il presente, incubatore di futuro.
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